“’Il cristiano non perde tempo: per questo la pausa estiva deve essere periodo di riposo ma anche di crescita spirituale. Le vacanze non possono trasformarsi in un pretesto per dimenticare chi ha bisogno ma vanno vissute come unoccasione di condivisione, esperienze che ci aiutino a crescere interiormente e a valorizzare la nostra vita come un dono, da spendere per Dio e per gli altri’. Con questo appello alla solidarietà, monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma, ha presentato le iniziative ’E
state insieme’ che lorganismo diocesano promuove nei mesi più caldi dellanno”. Così, in una nota, la Caritas.
“Nella Roma che accoglie i turisti – prosegue la nota – ogni giorno dormono in strada più di 6 mila persone. Oltre 7 mila sono invece i rifugiati politici e i titolari di protezione internazionale che, dopo essere sbarcati sulle nostre coste, trovano ’accoglienza’ in bivacchi e negli insediamenti abusivi della Capitale. Povertà estreme a cui, in questo periodo dellanno, si aggiunge il disagio di tanti anziani che vivono soli e per i quali diventa ancora più difficoltoso relazionarsi, fare la spesa, andare dal medico”. “Sono tanti i romani per cui il tempo di vacanza è sinonimo di sofferenza e solitudine spiega monsignor Feroci perché la nostra città vive una grave crisi etica prima ancora che economica. Cresce lisolamento e la separazione, si ha paura della relazione con laltro. Limpegno di tanti volontari, oltre che sollievo per chi è in difficoltà, diventa così esperienza educativa da cui far nascere una nuova cultura e favorire relazioni di prossimità”.