“So che molte zone turistiche stanno lanciando proposte in questa direzione” sul modello greco. Ma “se i piani vaccinali andranno come previsto, è immaginabile per l’estate un allentamento dei divieti di circolazione, che darà un po’ di respiro al turismo e non solo in singole località”. Il ministro del Sud, Mara Carfagna, in un’intervista all’Adnkronos spiega che se la campagna vaccinale procederà senza intoppi, quest’estate il governo potrebbe allentare i divieti di circolazione per dare un po’ di ossigeno al turismo, favorendo anche il rilancio dell’economia del Sud, improntata soprattutto sul turismo. L’esponente azzurra invita però a non considerare il ‘modello Grecia’ con isole covid-free per intercettare la ripresa turistica, perché in Italia il numero delle vittime è molto alto.
“La situazione della Grecia, in ogni caso -precisa Carfagna- non è paragonabile con la nostra: hanno avuto circa ottomila vittime del Covid, noi oltre centomila”.
Carfagna smentisce poi spaccature all’interno del governo sul nuovo decreto anti Covid, che oggi sarà all’esame del Consiglio dei ministri, assicurando che la divisione tra ministri ‘aperturisti’ e ‘rigoristi’ è più che altro una ”forzatura” della stampa.
“Il bipolarismo sulle aperture mi sembra davvero una forzatura giornalistica”, afferma l’ex vicepresidente della Camera, garantendo che l’esecutivo Draghi ha come punto di riferimento solo i numeri certi della pandemia, in particolare l’andamento dei contagi: “Siamo tutti consapevoli che sono i dati dei contagi, dei ricoveri e dei vaccinati a ‘comandare'”.
“Per fortuna”, sottolinea Carfagna, “la campagna vaccinale si è messa a correre e, finalmente, si può coltivare un po’ di ottimismo”. C’è la possibilità di qualche apertura prima di fine aprile? “Abbiamo già riaperto le scuole, fino alla prima media, ed è un segnale importante per milioni di famiglie”, replica il ministro per il Mezzogiorno che ribadisce:’ Per il resto, il governo è perfettamente consapevole delle aspettative. Se i dati lo consentiranno, deciderà di conseguenza”.
La pandemia ha messo a nudo il gap tra Nord e Sud, anche tra i sistemi sanitari regionali, penso per esempio alla Calabria. La sanità può tornare ad essere un asset di sviluppo del territorio? “In realtà -spiega Carfagna. il contrasto alla pandemia ha visto situazioni di difficoltà distribuite a macchia di leopardo… Il virus ci ha obbligato a riscoprire il valore delle infrastrutture sanitarie e della sanità di prossimità”. Significano “migliore assistenza, ma anche opportunità di lavoro per i giovani e le donne, e magari il ritorno in patria delle migliaia di infermieri e medici che abbiamo formato e sono poi emigrati all’estero per trovarsi un’occupazione”.