Proseguono, inarrestabili, i rialzi dei prezzi dei carburanti alla pompa, complici i movimenti dei mercati petroliferi internazionali. Ed oggi ’Staffetta Quotidiana’, nel consueto rilevamento quotidiano suggerito dai dati dellOsservatorio del ministero dello Sviluppo Economico, denuncia gli ennesimi aumenti registrati sulla rete nazionale dei distributori: sabato Eni ha aumentato di un centesimo a litro benzina e diesel. Su i listini anche per IP, Q8/Shell e TotalErg (+1 cent su benzina e diesel). Nella media: benzina self service a 1,405 euro/litro (+1,2 cent, pompe bianche 1,372), diesel a 1,232 euro/litro (+1,2 cent, pompe bianche 1,199). Benzina servito a 1,492 euro/litro (+1,2 cent, pompe bianche 1,407), diesel a 1,322 euro/litro (+1,2 cent, pompe bianche 1,234). Gpl a 0,533 euro/litro (invariato, pompe bianche 0,520), metano a 0,982 euro/kg (-0,1 cent, pompe bianche 0,975). In questa settimana le quotazioni internazionali del petrolio hanno raggiunto i 40,60 dollari al barile per il Brent e i 39 dollari per il Wti; il rialzo della materia prima ha provocato effetti diretti immediati suilistini dei carburantipraticati in Italia, con la benzina che costa oggi mediamente 1.416 euro al litro, e il gasolio 1,243 euro/litro. Una vera e propria impennata velocissima dei prezzi, con un rincaro che sfiora il+3% per la verde e supera il +3,6% per il diesel. Rispetto ai prezzi alla pompa praticati il 29 febbraio scorso, oggi un automobilista spende circa 2 euro in più per un pieno di benzina, e oltre 2,2 euro in più per un pieno di gasolio. E nero il presidente del Codacons Carlo Rienzi, ed ha ragione da vendere: in pochissimi giorni nel Paese i distributori di carburante hanno praticato rincari prossimi al 3% per la benzina, e oltre il 3,6% per il gasolio. E vero che il petrolio è aumentato aggiunge ancora il presidente del Codacons ma non è più tollerabile che le quotazioni internazionali abbiano ripercussioni così veloci e così pesanti sui prezzi dei carburanti praticati ai cittadini, con effetti diretti e indiretti disastrosi per le tasche delle famiglie. Tra i principali responsabili di questo ennesimo sopruso ai danni degli automobilisti italiani, per Renzi ci sono effetti immediati delle quotazioni del petrolio sui prezzi praticati presso i distributori italiani. Altro che le serene scampagnate fuori porta per Pasquetta
M.