Capotreno contro i razzisti: Mi hanno rotto, ecco perché
Marco Crudo ha 36 anni, fa il capotreno e lavora sui treni della Lombardia da 15 anni. Nella giornata di ieri un suo video postato su Facebook è diventato virale. Il capotreno 36enne ha toccato una questione spinosa come quella del razzismo, spiegando come lo vive ogni giorno in prima persona sui treni della Lombardia: Mi sono rotto i co… dei razzisti. Faccio il capotreno e assisto ogni giorno ad episodi del genere: quando faccio una multa ad un italiano o ad una persona con la pelle bianca si alzano schiere di avvocati difensori che dicono tutti la stessa cosa: Gli extracomunitari li fate viaggiare gratis. Io controllo i biglietti non i passaporti dei viaggiatori, dice Marco Crudo, che usa toni accesi per rendere al meglio la situazione che respira ogni giorno mentre lavoro.
Il capotreno: Quando faccio la multa agli extracomunitari mi stringono la mano
Il capotreno continua: Gli stessi avvocati difensori che si arrabbiano quando faccio la multa ad una ragazza italiana, si alzano e a volte mi danno anche la mano quando la multa la faccio a chi non ha la pelle bianca. Io continuerò a non rispondere a chi usa argomentazioni razziste. È talmente problematico il clima in Italia al momento che qualche giorno fa mi è successo di multare un ragazzo nordafricano, e una donna si è alzata dandomi del razzista solo perché avevo fatto la multa ad una persona che se lo meritava. Il mio lavoro non può essere strumentalizzato da chi è razzista e di parte dal presupposto che la categoria dei capotreni sia razzista, conclude Marco Crudo.