Capodoglio spiaggiato, morto per la plastica in Sardegna

Il capodoglio spiaggiato trovato a Cala Romantica, in Sardegna, è morto per colpa della scellerata azione degli uomini. Un impressionante quantitativo di plastica è stato rinvenuto all’interno del corpo del mammifero marino, per cui è facile presumere come sia stato l’inquinamento dei mari a causarne il decesso. Una morte vergognosa, subdola, dato che l’animale non si sarà reso conto che ciò che ingeriva non era la razione quotidiana di cibo, ma i rifiuti e gli scarti dell’uomo.

Capodoglio spiaggiato in Sardegna: anche un feto nel corpo

Quintali di plastica ingerita negli anni, ed ecco come sia stato possibile che un capodoglio spiaggiato presentasse il conto su uno dei litorali più incantevoli della Sardegna. La scoperta dei rifiuti che avevano intasato lo stomaco del mammifero marino è stata soltanto parte del pugno nello stomaco legato alla vicenda: infatti, l’esemplare era una femmina ed era incinta, per cui il suo corpo custodiva un feto già molto sviluppato, della lunghezza di tre metri. Morto inesoabilmente anch’esso, ovviamente. 
Una notizia bruttissima vista la già nota penuria di esemplari di capodoglio nel Mediterraneo, sempre di meno a causa dell’inquinamento dei mari che rischia di ridurre sempre più la popolazione. Non è stato dunque uno scontro con una nave o uno yacht a causare la morte del capodoglio spiaggiato, come in precedenza si era ipotizzato. La femmina in età adulta, dalla stazza di 7 tonnellate è morta per qualcosa come 22 kg di plastica ingeriti. «È la prima volta che ci ritroviamo di fronte a un animale che aveva ingerito una quantità così grande di rifiuti – ha osservato Cinzia Centelleghe, membro della squadra dell’Università di Padova che sta studiando tutti i dettagli del capodoglio spiaggiato in Sardegna. “Nello stomaco abbiamo trovato piatti, lenze, un sacchetto di detersivo con la marca ancora ben leggibile, ma anche una rete da pesca, sacchetti e teli vari”.