Nel percorso domesticativo del cane si sono susseguite molteplici evoluzioni dovute al contatto con l’uomo e all’adattamento subito per necessità coabitative. Nel corso dei secoli la presenza del cane all’interno delle unità abitative non era molto diffusa, prevalentemente era visto come un ausiliario dell’uomo nelle attività lavorative.
I cani dimoravano nei cortili e avevano funzione di allerta contro gli intrusi ed eliminazione dei nocivi, oppure stanziavano nei pressi dei greggi curandone la sopravvivenza minacciata dai predatori, erano ausiliari nella caccia, nella conduzione del bestiame.
Alcune razze come i levrieri erano uno status symbol di appannaggio esclusivo delle classi più nobili che li utilizzavano in battute di caccia e venivano trattati con ogni riguardo.
Nell’era moderna abbiamo assistito ad uno stravolgimento delle abitudini. Il cane è entrato in casa ricoprendo un ruolo di compagnia, la sua empatia nei confronti dell’essere umano ha consentito di poterlo lavorare sapientemente per nuove mansioni estremamente importanti, citiamo ad esempio i cani per ciechi e i cani da Pet Therapy.
In maniera più operativa il cane viene utilizzato per la sua enorme capacità olfattiva incredibilmente superiore a quella umana.
Per renderci conto della differenza basti pensare che la superficie dell’epitelio olfattivo nell’uomo è mediamente 2,5cm2, nel cane è circa 150cm2.
I recettori olfattivi nell’uomo sono circa 5 milioni, nel cane possono arrivare a 250 milioni! Queste caratteristiche permettono di utilizzare il cane nella ricerca di uno straordinario numero di sostanze: droghe, esplosivi, tartufi, larve, persone scomparse, animali selvatici.
Addirittura recenti studi avrebbero dimostrato che sarebbero in grado di discriminare determinate sostanze metaboliche derivanti dai tessuti tumorali attraverso l’odorazione di urine, fiato e pelle umana.
Infine i nostri simpatici amici a 4 zampe possiedono il paraolfatto che tramite l’organo vomeronasale gli consente di riconoscere i feromoni, sostanze rilasciate nelle urine, nelle ghiandole perianali e in quelle sudoripare che consentono di comunicare determinati stati d’animo o fisiologici.
Vedremo a seguire l’applicazione pratica delle capacità canine attraverso specifici approfondimenti sulle varie attività.
Nel frattempo avete capito perché i vostri amici pelosi riescano “magicamente” ad apparire dal nulla nel momento stesso in cui aprite silenziosamente la scatola della sua pappa preferita.