Caos Torre Maura: reazione Campidoglio

I nomadi saranno trasferiti presso altri centri d’accoglienza: è questa la sintesi della replica del Campidoglio a quelle che sono state le vibranti calde, anzi caldissime ultime ore che hanno acceso (letteralmente parlando) le fiamme della contestazione nel quartiere Torre Maura a Roma per ciò che concerne il predeterminato trasferimento dei rom e delle famiglie nomadi in un centro di zona. Dopo le vibranti proteste che in tutto il quartiere Torre Maura hanno alzato forte e chiaro il ‘no’ alla presenza dei rom in zona, dunque la replica dell’amministrazione capitolina è arrivata a mezzo comunicato.

Caos Torre Maura: reazione Campidoglio: i nomadi saranno trasferiti presso altri centri d’accoglienza

Notte di fiamme e fuoco nel vero senso della parola, dunque, a Torra Maura, quartiere di Roma nel quale si sono sollevate fermamente contro il provvedimento di trasferimento che aveva riguardato un gruppo di famiglie di etnia rom, sinti e un gruppo di famiglie di etnia rom (in precedenza collocate a Torre Angela), per appunto, presso una struttura del quartiere Torre Maura. Benché il provvedimento fosse stato disciplinato da un bando europeo vinto dalla struttura, la situazione, degenerando vistosamente, ha imposto a chi di dovere di ridiscuterne l’intera portata.
Dopo che nel pomeriggio di ieri una settantina di rom sono stati trasferiti in una struttura di accoglienza di Torre Maura, gli abitanti si sono scatenati con le proteste. Incendi, caos, gesti di stizza: la situazione ha rischiato più volte di degenerare, con la polizia in assetto anti sommossa e, verso l’1,30 la presenza di Stefano Castiglione, capo di Gabinetto della Raggi, che ha provato ad affrontare il tema del trasferimento dei rom direttamente con i cittadini e gli esponenti di CasaPound aggregatisi alla contestazione. In seguito a questi sviluppi, è dunque poi arrivata la decisione da parte del Campidoglio. “In merito al trasferimento di circa 60 persone rom dalla struttura di via Toraldo a quella di via dei Codirossoni, l’Ufficio speciale Rom sinti e caminanti ha deciso di ricollocare le persone presenti nella struttura presso altri centri d’accoglienza per persone fragili su tutto il territorio romano”. A questo punto, sul piano strettamente pratico, l’iter procedurale farà capo alla Sala operativa sociale fin da stamani, e avrà una durata di 7 giorni. Una volta sopraggiunto il comunicato, le proteste sono terminate. Da CasaPound, però, l’ultima indicazione. “Saremo qui tutti giorni per vedere se faranno quanto dichiarato”