Una notizia di pochi minuti fa che, in brevissimo tempo sta già raccogliendo fortissime reazioni di protesta.
E’ stato Jacopo Coghe (nella foto), portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, ad annunciare attraverso una nota ai media:
Pro Vita & Famiglia: “Accogliamo con favore il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al gay Pride dopo la nostra denuncia”
“Accogliamo con favore il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al gay Pride dopo la denuncia di Pro Vita & Famiglia. Supportare i Pride significa infatti dare man forte a chi vuole legalizzare l’utero in affitto, il matrimonio egualitario, le adozioni per coppie dello stesso sesso, le trascrizioni anagrafiche per i ‘figli’ delle coppie gay, ma anche legittimare l’identità di genere, il self-id, i progetti gender nelle scuole di ogni ordine e grado, e ‘la carriera alias in tutti gli istituti di istruzione’”.
Pro Vita & Famiglia: “Auspichiamo che non si ripetano più errori che potrebbero costar caro in termini di salute, a donne, bambini, e famiglie italiane”
Dunque, conclude poi la nota del portavoce della Onlus, “Auspichiamo che non si ripetano più errori che potrebbero costar caro in termini di salute, benessere e rispetto dei diritti di donne, bambini, adolescenti e delle famiglie italiane. Da parte nostra continueremo a monitorare attentamente ogni atto amministrativo e politico della giunta presieduta da Rocca perché non sia mai veicolo dell’ideologia gender e LGBT”.
Pride Roma, il patrocinio ritirato dalla regione, accende la dura protesta delle opposizioni che, Pd in testa, accusano Rocca di omofobia
Come dicevamo, sono bastati una manciata di minuti per registrare le prime reazioni all’annuncio giunto nelle redazioni dei giornali. Dal Pd a +Europa, passando per Azione, l’immediata levata di scudi da parte del’opposizione si è rivolta contro il governatore Rocca, duramente accusato di omofobia ed oscurantismo.
Se Zingaretti ha avvertito che “Sabato sarò al Pride di Roma come ho sempre fatto da Presidente di Regione. Non bisogna mai aver paura di chi difende e rivendica i diritti della persona. Bisogna combattere chi li nega“, la Sen. Del Pd Cecilia D’Elia, ha affermato che “la revoca del patrocinio al Pride di Roma da parte della Regione Lazio è atto grave, un passo indietro sul terreno dell’impegno dei diritti, della lotta alle discriminazioni. Il Pride è da sempre il momento in cui la comunità lgbtq+ si mostra con tutto l’orgoglio delle sue battaglie per una piena cittadinanza, a partire dal doveroso riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno“. Attraverso Twitter invece, il responsabile dem dei Diritti, Alessandro Zan, ha scritto “Dopo averlo concesso, oggi Regione Lazio ritira il patrocinio a Roma Pride. Una schizofrenia di odio e discriminazione che la destra vuole diffondere usando le istituzioni. Non permetteremo che continui questa crociata contro la cittadinanza lgbtqia+. Tuttə al Roma Pride!“.
Pride Roma, Magi (+Europa): “Con Fratelli d’Italia al governo l’omofobia è istituzionalizzata, è una omofobia di Stato”
Dal canto suo Magi, segretario di Più Europa, ha commentato che “Non c’entra nulla l’utero in affitto, non c’entrano nulla i presunti comportamenti illegali cui fa riferimento la Giunta: la revoca del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio dimostra ancora una volta che con Fratelli d’Italia al governo l’omofobia è istituzionalizzata, è una omofobia di Stato. Ed è sconvolgente come il presidente Rocca si ponga come cane da guardia dei pro-vita che proprio oggi avevano chiesto il ritiro del patrocinio. Rocca se ne frega di tutti i cittadini del Lazio che invece credono nei diritti Lgbti+“.
Pride Roma, De Gregorio (Calenda sindaco): “Una volontà, quella della Regione, che non sorprende ma che lascia l’amaro in bocca”
Flavia De Gregorio, capogruppo della Lista Calenda Sindaco in Assemblea Capitolina, ha affermato: “la decisione della Regione Lazio di revocare il patrocinio al Roma Pride è una scelta dal chiaro sapore oscurantista. Una volontà, quella della Regione, che non sorprende ma che lascia l’amaro in bocca. L’ennesimo segnale di diritti civili messi sotto attacco“.
Pride Roma, Scalfarotto (Azione-Italia Viva): “La Regione sancisce con questo la propria uscita dal mondo civile. Non una cosa di cui andar fieri”
Un tweet a firma di Ivan Scalfarotto, senatore di Azione-Italia Viva, recita invece: “La Regione Lazio che definisce il Pride una ‘manifestazione volta a promuovere comportamenti illegali’ sancisce con questo la propria uscita dal mondo civile. Non una cosa di cui andar fieri”.
Pride Roma, Capriccioli e Farinella (Radicali Roma): “Il primo atto ufficiale di attacco ai diritti e alle libertà da parte della destra che governa la Regione”
Per i Radicali di Roma, Alessandro Capriccioli e Massimo Farinella, hanno scritto che “La revoca del patrocinio al Roma Pride ha tutta l’aria di essere il primo atto ufficiale di attacco ai diritti e alle libertà da parte della destra che governa la Regione Lazio“. Ed ancora, “Utilizzando una serie di motivazioni contorte e pretestuose, tra cui spicca per ipocrisia e surrealtà la supposta mancanza di ‘rispetto delle sensibilità dei cittadini del Lazio’ (quali, esattamente, non è dato sapere), il presidente Rocca afferma quello che in molti temevamo: nel Lazio a maggioranza Fratelli d’Italia e Lega, al di là di inconsistenti e generiche rassicurazioni, l’obiettivo è smontare, pezzo dopo pezzo, conquiste civili e politiche rese possibili da anni di lavoro, di militanza e di lotte”. Dunque, concludono i radicali Capriccioli e Farinella, “Il fatto che la Regione della capitale del Paese neghi il patrocinio al Pride per la prima volta dopo più di dieci anni (il patrocinio fu accordato anche dalla giunta di destra presieduta da Renata Polverini) è un segnale sconcertante, che apre la strada a una vergognosa stagione illiberale e che sabato 10 giugno ci porterà a essere in piazza con convinzione, se possibile, ancora maggiore“.
Max |