Canarie, eruzione vulcano Cumbre Vieja: lava in mare per 17 ettari

E’ aumentata nelle ultime ore l’attività esplosiva del nuovo vulcano del complesso del Cumbre Vieja, nel sud dell’isola di La Palma alle Canarie, attivo dal 19 settembre. Lo ha reso noto l’Istituto geografico nazionale spiegando che si stanno verificano eruzioni sul versante nord della bocca principale, mentre l’amministrazione de La Palma ha stimato che la lava è entrata in mare formando una lingua lunga circa 17,2 ettari. Salgono invece a 27,4 chilometri le strade distrutte dall’eruzione, secondo l’ultima misurazione di Copernicus, il Programma di osservazione della Terra dell’Unione europea. I vulcanologi spagnoli prevedono che si possano verificare a breve crolli nel cono principale del vulcano. 

Intanto il Consiglio direttivo delle Isole Canarie ha approvato un decreto legge sulle misure fiscali, organizzative e amministrative da adottare per far fronte agli effetti dell’eruzione vulcaninca. “Ha lo scopo di fornire una risposta fiscale eccezionale all’eruzione vulcanica. Siamo in una situazione fuori dal comune con un impatto significativo sulla vita delle persone “, ha spiegato il vicepresidente del governo delle Isole Canarie e ministro delle Finanze, Román Rodríguez.  

Agli abitanti è stato concesso di poter tornare temporaneamente alle proprie abitazioni per ritirare gli effetti personali, sempre a una distanza di 2,5 chilometri dal vulcano. Anche gli agricoltori di Puerto Naos, El Remo e Las Hoyas possono visitare le loro fattorie per provvedere all’irrigazione, spiega El Pais.