L’ operazione ha colpito una ex base militare siriana utilizzata dall’ IS, nei pressi di Raqqa, ’capitale’ delle Stato Islamico. Ha coinvolto un totale di dieci velivoli: due caccia CF-18 canadesi, sei caccia americani e altri due jet di cui è ignota la bandiera.
Utilizzando il social Twitter, Kenney ha comunicato che anche il Canada non fa sconti al terrorismo. Questo primo attacco è la dimostrazione della volontà ferrea del governo di combattere chi lede la sicurezza e la stabilità internazionale.
La decisione di sferrare l’attacco è stata presa solo dopo aver costato che le forza siriane non erano più in grado di compiere la propria offensiva contro il nemico. Il Canada, già attivo contro l’estremismo islamico in Iraq, ha deciso di estendere non solo spazialmente ( prima Iraq, ora anche in Siria ), ma anche temporalmente il proprio impegno: la partecipazione delle forze canadesi si estenderà fino al marzo 2016. decisione presa, una settimana fa, con una votazione parlamentare.
Tutti uniti contro il nemico comune è quello che ora molti paesi del mondo si preparano a fare, contro chi minaccia tutto ciò che è diverso da sé.