Moltissimi festeggeranno, molti altri ancora si alzeranno in un vespaio di polemiche e di scudi, inorridendo. Una buona fetta di popolazione invece reagirà sollevando le spalle perché, si sa, non è spesso la legalità ad essere o meno un freno per la diffusione della droga. Ma la notizia è comunque, in ogni caso, destinata a divampare diffondendosi ovunque come una di quelle più oggetto di discussione e analisi. In Canada arriva ufficialmente la legalizzazione per la diffusione della cannabis e, nello specifico, per uso ricreativo. Si tratta di una decisione storica, per certi versi decisamente clamorosa, e che peraltro non fa del Canada il paese primatista, dal momento che cè già un precedente che ha fatto la storia.
Il Canada è infatti il secondo Paese al mondo dopo lUruguay ma è comunque nello stesso tempo il primo Paese del G7 a legalizzare la cannabis per uso ricreativo: nella giornata di martedì, il Senato canadese ha infatti approvato il Federal Cannabis Act, firmato poi dal Governatore generale Julie Payette, la cui firma ha dato il via libera alla promulgazione. Una decisione che ha lasciato aperto il campo a mille e più interpretazioni, analisi, commenti e reprimende varie. Perchè, come è logico che sia, la questione è terreno fertile di una vera e propria bagarre dialettica e non solo tra chi è favorevole e chi no. Fatto sta che, chiacchiere o meno, la decisione adesso è legge.
A mezzanotte, infatti, nellisola di Terranova, è stato fatto il primo acquisto legale di cannabis per uso ricreativo, in un centro, Newfoundland, davanti al quale si era formata una lunghissima coda. Si chiama Ian Power la persona che per prima ha comprato un grammo, ma non lo fumerà: «Sto per incorniciarlo e appenderlo al muro, non lo fumerò nemmeno, lo salverò per sempre. E finito il proibizionismo. Abbiamo appena fatto la storia. Non posso credere che labbiamo fatto. Tutti dovrebbero venire in Canada e gustare la nostra cannabis».
La legge per il consumo ricreativo di marijuana era stata approvata definitivamente lo scorso giugno dal Parlamento canadese. E adesso si parla di amnistia per quelli che sono stati trovati in possesso fino a 30 grammi di marijuana, la soglia legale. Durante la campagna elettorale del 2015 lattuale primo ministro canadese, Justin Trudeau, aveva annunciato: «Ho fiducia che riconquisteremo una buona parte del mercato che ora è quasi tutto nelle mani del crimine organizzato». Secondo alcuni però la distribuzione del governo è eccessivamente ridotta per contrarstare il mercato illegale.
Per le autorità governative il commercio di marijuana avrà inizio in 8-12 settimane. Ma già a poche ore dallapprovazione della legge, le società che producono cannabis hanno iniziato a registrare forti rialzi alla borsa di Toronto.
La legalizzazione della cannabis medicinale del 2001 aveva già fatto proliferare diverse aziende e come ricorda John-Kurt Pliniussen, professore di marketing alla Queens University in Ontario, la legalizzazione per uso ricreativo potrebbe facilitare anche la crescita economica: «La stessa cosa può accadere in Canada, perché una delle cose che funziona a nostro favore e che non ha nessun altro paese al mondo è il nome che somiglia a quello della cannabis. Potresti avere il canaturismo, dal punto di vista del marketing, è molto buono».