Dal nodo di scambio Pigneto, al nuovo piano urbanistico della stazione Tiburtina, dal completamento dellanello ferroviario Nord, alla riqualificazione delle aree limitrofe alle stazioni Tuscolana, Trastevere, Porto Fluviale e Quattro Venti, fino alla stazione Ostiense. Sono solo alcuni degli interventi e investimenti programmati nel Protocollo dintesa per lo sviluppo del sistema metro-ferroviario e per la rigenerazione urbana delle aree ferroviarie dismesse della Capitale sottoscritto da Roma Capitale, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e FS Sistemi Urbani (FSSU).
Torniamo a programmare e a pensare Roma nel suo complesso per uno sviluppo urbanistico e trasportistico della città, che ruoti intorno alla cura del ferro. Cambiamo approccio, creando piani strutturati da condividere e mettere in campo con gli attori più importanti in tema di mobilità, urbanistica e gestione della rete ferroviaria. Un lavoro coordinato, una cabina di regia che monitorerà tutti i passaggi e le operazioni da attuare per realizzare nel più breve tempo possibile le infrastrutture e le opere di riqualificazione necessarie alla Capitale, dichiara la Sindaca di Roma,Virginia Raggi.
Il protocollo siglato oggi ha dichiarato Maurizio Gentile, AD di Rete Ferroviaria Italiana conferma la strategicità degli interventi sul Nodo di Roma per la mobilità regionale ma anche nazionale. Il coordinamento con Roma Capitale, così come con gli altri enti locali, ci permetterà di programmare investimenti e attuare interventi in modo più concreto e con maggiore efficacia, grazie alla sinergia cui, con la firma di oggi, diamo nuovo impulso. Lobiettivo finale è dar vita a un modello di mobilità sostenibile che incentivi lo sviluppo del trasporto pubblico su ferro, a vantaggio dei pendolari, dei cittadini e dellambiente.
La firma del Verbale dIntesa chiarisce lAD di FS Sistemi Urbani Gianfranco Battisti rappresenta un ulteriore impulso al percorso di collaborazione già avviato tra Roma Capitale e FS Sistemi Urbani per la rigenerazione urbana di ampie porzioni della città ubicate in prossimità dei principali nodi di interscambio modale, con lintento di restituire ai cittadini la fruibilità di aree caratterizzate da un elevato grado di accessibilità alle infrastrutture di trasporto.
Questintesa spiega lassessore alla Città in Movimento di Roma, Linda Meleo costituisce il presupposto fondamentale per la definizione degli interventi e delle opere relative al sistema ferroviario metropolitano e regionale che costituiranno parte integrante del Piano urbano della mobilità sostenibile: dal nodo di scambio del Pigneto, al piano di assetto della stazione Tiburtina, sino alla chiusura dellanello ferroviario nord. Tutte opere fortemente volute dalla cittadinanza che serviranno a migliorare i collegamenti della Capitale e a potenziare il servizio fornito ai tanti pendolari che ogni giorno transitano per Roma.
Coniugare lo sviluppo urbano con il sistema di trasporto su ferro è oggi un obiettivo non più rimandabile per definire le vere strategie a lungo termine per la crescita della città recuperando e attualizzando la visione degli ambiti di programmazione strategica definiti dal piano regolatore. Oggi – sottolinea lassessore allUrbanistica Luca Montuori – anche Roma ha la necessità da un lato di legarsi al sistema delle tante città europee attraverso lalta velocità, di collocarsi allinterno di una rete sempre più importante per immaginare futuri possibili, collaborazioni, politiche comuni, e contemporaneamente di sviluppare polarità urbane a partire dalla rete del ferro con stazioni e nodi intorno a cui organizzare lo spazio pubblico locale. Bisogna infine immaginare lo sviluppo della città recuperando le aree ormai dismesse intorno ai nodi di trasporto, luoghi densi, già sviluppati nei quali immaginare nuove funzioni, nuovi spazi per lavorare e per abitare. Questa intesa ci permette di rigenerare parti di città con la possibilità di riflettere su funzioni da insediare, spazi per i cittadini e attirare investimenti importanti. Una visione che diviene parte di un dibattito comune anche attraverso concorsi di architettura che ci permettano di acquisire i migliori progetti per la nostra città.
A monitorare lattuazione degli interventi previsti verrà istituita una cabina di regia, composta dai soggetti firmatari del protocollo, che redigerà un report trimestrale sullo stato di avanzamento delle attività.
Gli interventi individuati nel protocollo dintesa:
Chiusura dellAnello Ferroviario Nord: raddoppio della tratta Valle Aurelia Vigna Clara e chiusura dellanello ferroviario, anche per fasi funzionali, con innesti sulla linea Roma – Firenze e sulla linea FL5 con contestuale modifica del piano del ferro e upgrade tecnologico degli apparati di gestione della circolazione interessati;
Nodo di scambio Pigneto: nuova articolazione delle fasi di realizzazione sulla base dei finanziamenti resi disponibili.
Fase 1: realizzazione di una nuova fermata tra le stazioni di Roma Tuscolana e Roma Tiburtina con linterscambio tra i servizi FL1-FL3 e la linea C della metropolitana di Roma; completamento del tombamento trasversale compatibile con la futura fermata sulla linea indipendente e realizzazione di un nuovo sistema di spazi pubblici;
Fase 2: realizzazione della fermata dei servizi FL4 ed FL6 sulla Roma – Cassino, tratta Roma Casilina Roma Termini.
Fase 3: studio di fattibilità e realizzazione della fermata in corrispondenza della linea Indipendente Roma Casilina Roma Tiburtina con copertura completa longitudinale del vallo ferroviario e contestuale potenziamento del PRG ferroviario di Roma Tiburtina al fine di incrementare la ricettività dellex Fascio B della stazione.
Piano Regolare Generale (PRG) ferroviario di Roma Casilina e Quadruplicamento Ciampino – Capannelle Casilina:
1 – modifiche al piano del ferro di Casilina per leliminazione delle interferenze tra i flussi merci e i flussi metropolitani/regionali; sarà attivato un coordinamento tra RFI e Roma Capitale per la ripresa dellattività e lavvio di un piano di comunicazione e di un tavolo di confronto con i cittadini;
2 – realizzazione del quadruplicamento Ciampino Capannelle;
3 – realizzazione del quadruplicamento Capannelle Casilina per lindipendenza dei flussi e laumento della capacità di penetrazione delle direttrici Cassino, Formia e Castelli. Realizzazione delle fermate Selinunte e Statuario.
Piano di Assetto della stazione di Roma Tiburtina:
1 – rimodulazione del sistema dei parcheggi e nuova suddivisione tra spazi di pertinenza e aree pubbliche;
2 – interventi per il completamento, revisione e modifica del Piano di assetto: integrazione nel sistema generale del piazzale Est, nuovo schema di assetto piazzale Ovest con larrivo della linea tranviaria da via Tiburtina ed attuazione comparto ricettivo, nuovi spazi pubblici dopo la demolizione della sopraelevata e riarticolazione delle aree edificabili.
Interventi di modifica al Piano Regolatore Generale (PRG) ferroviario di Roma Tuscolana: modifiche al piano del ferro della stazione per specializzare i flussi di traffico e ridurre le interferenze di circolazione.
Piano di assetto della stazione di Roma Tuscolana: avvio delle attività per la redazione del nuovo Piano di Assetto urbanistico della stazione Tuscolana, con la realizzazione del nodo di interscambio con la metro A e la previsione di nuove funzioni.
Piano di assetto di Trastevere-Porto Fluviale e Quattro Venti: revisione, aggiornamento e attuazione per fasi del piano urbanistico.
Stazione Ostiense: studio preliminare per la riqualificazione urbanistica e funzionale del nodo di scambio con fermata Metro B Piramide e fermata Roma Lido.
Fermata Zama: progetto di fattibilità tecnica ed economica di una fermata sulle linee FL1, FL3, FL5.
Fermata Massimina: ipotesi per la realizzazione di una fermata sulla linea FL5.
Stazione di Magliana: modifica del piano del ferro – progettazione e successiva realizzazione per la modifica del piano del ferro con inserimento di due nuovi binari di attestamento.
In particolare, per linserimento di nuove fermate, si procederà a svilupparne le fattibilità tecnico-economica, approfondendo lo sviluppo del modello di esercizio ferroviario del nodo di Roma, in modo da consentire larmonizzazione degli strumenti di pianificazione della mobilità. Tali attività verranno condivise e concordate con tutti gli enti interessati; le nuove fermate saranno realizzate sulla base dei finanziamenti disponibili.