È stato pubblicato il bando del concorso internazionale di architettura per la realizzazione della Nuova Passeggiata Archeologica nell’area archeologica centrale della città (https://npa.competitionarchitecturenetwork.it/).
L’obiettivo del concorso è la realizzazione di un grande anello pedonale che consentirà di passeggiare in un contesto mirabile e unico al mondo, dai Fori, al Colosseo, al Celio, al Palatino, alle Terme di Caracalla, al Circo Massimo, fino al Campidoglio. Si allestiranno spazi pedonali per una maggiore vivibilità, con più angoli di visuale, arredi e verde, imperniati sul grande asse di via dei Fori Imperiali, non più solo sede stradale.
Si tratta del primo passaggio all’interno del grande disegno di trasformazione del Centro Archeologico Monumentale di Roma (CArMe), un insieme di trasformazioni che abbracciano l’area archeologica più importante del mondo.
Il concorso internazionale
Il concorso punta a selezionare entro febbraio del 2024 (consegna elaborati entro il 29 dicembre 2023) un candidato alla realizzazione del progetto di allestimento che avrà l’obiettivo di cambiare profondamente il senso di questi luoghi, trasformandoli in un insieme di spazi pubblici e di balconate affacciate sull’area archeologica.
Tutta l’area sarà connessa dalla Nuova Passeggiata Archeologica, sull’esempio di quella ottocentesca del ministro Baccelli. Una vera e propria grande promenade affiancata da nuovi percorsi sopraelevati da Monti al Carcere Mamertino – passando da Campo Carleo alla Chiesa di Santi Luca e Martina – che consentiranno di ritrovare le antiche connessioni con la città moderna e la vita quotidiana dei rioni circostanti.
Molta cura sarà posta anche nella sistemazione del verde, non solo per la qualità del paesaggio, ma anche per assicurare soprattutto in estate la frescura della vegetazione.
La visione e il programma operativo
Il bando pubblicato apre la fase di realizzazione del Programma Operativo, che indica una serie di opere da portare a compimento nel triennio 2025-2027 con un investimento da 282 milioni di euro tra fondi Pnrr, Giubileo, statali e comunali.
Elaborato da Roma Capitale, a cura della Sovrintendenza Capitolina sulla base del Rapporto al Sindaco presentato da Walter Tocci, con il supporto tecnico di Risorse per Roma e la collaborazione dei Dipartimenti competenti e delle altre aziende comunali, questo progetto rappresenta il più grande investimento di sempre nell’area archeologica centrale. E si ispira a tre principi fondamentali:
- la molteplicità di spazi e luoghi, puntando ad una riunificazione sia verticale(tra la città contemporanea e quella antica) che orizzontale(urbanistica tra l’area centrale dei Fori e la città);
- la prossimità all’antico, che supera una fruizione a distanza dei monumenti attraverso una serie di percorsi trasversali e anelli pedonali;
- l’apertura verso la cittàdi un’area oggichiusa alla vita quotidiana che deve invece tornare luogo di fruizione pubblica, con itinerari provenienti dalla città.
L’anello pedonale oggetto del concorso sarà connesso con l’altro anello alla quota archeologica, che verrà realizzato prolungando le attuali passerelle pedonali fino a congiungere tutti i cinque i Fori Imperiali. Mediante un nuovo ascensore di risalita dei Mercati Traianei si assicurerà un nuovo accesso al CArMe a partire dall’area del Quirinale e di via Nazionale.
Saranno potenziati i collegamenti del trasporto pubblico (col prolungamento del tram da piazza dei partigiani alla Stazione Ostiense, che consentirà di collegare i principali luoghi del Centro Archeologico Monumentale, le nuove stazioni della metropolitana, i bus e la stazione ferroviaria di Torricola e ciclopedonali).
L’area verrà irrorata da diversi itinerari pedonali provenienti dalla città, dalla Stazione Termini, dall’Esquilino, dall’Appia Antica, dalle Mura Aureliane, come a ricordare i torrenti che in epoca arcaica irroravano la valle, in seguito non a caso chiamata dei “Pantani”.
Un altro tratto fondamentale di questi progetti sarà il loro rivolgersi oltre il Centro Storico, rendendo possibile un diffuso investimento pubblico in tutta la città. La riscoperta della città antica, infatti, dovrà coinvolgere tutto il territorio: per questo verrà istituito un gemellaggio tra il CArMe e almeno un’area archeologica in ogni Municipio.
Il piano strategico
Il Programma Operativo rappresenta un enorme investimento nell’area archeologica centrale e costituisce solo la prima fase di questo grande impegno, alla quale seguirà, attraverso un grande processo partecipato e condiviso con tutti i soggetti in campo, la definizione delle opere previste dal Piano Strategico, finanziato con altre risorse da reperire nel prossimo decennio, al fine di guidare la trasformazione nel lungo periodo.
In tale contesto sarà possibile progettare un ambizioso assetto complessivo del CArMe finalizzato a reinterpretare l’antico nel contemporaneo, a connettere le piazze antiche con la città e a riscoprire la molteplicità del paesaggio: non solo Fori e Colosseo, ma anche il Colle Oppio, il Celio, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo e la Bocca della Verità.
Le soluzioni progettuali saranno proposte dai grandi concorsi internazionali di architettura che si svolgeranno nel corso dei prossimi anni.
Max