“È inaccettabile che il Dipartimento delle Entrate ed Aequa Roma continuino a scontrarsi di fronte a quello che dai numeri risulta essere un disastro annunciato sulla gestione dei tributi e della relativa riscossione. Le gravi falle informatiche, l’indisponibilità nel riscuotere alcuni crediti, conti sbagliati e cartelle pazze, hanno generato, nei numeri, una evidente incapacità di Roma Capitale a incassare le entrate dovute a partire dalla Tari fino all’Imu, per passare poi alle multe fino ai canoni per l’occupazione del suolo pubblico. Presenteremo un’interrogazione urgente al Sindaco di Roma Gualtieri per fare luce sulle inefficienze e le incapacità gestionali che non tolleriamo possano pesare oltre sui cittadini romani. L’Oref, l’ Organo di revisione economico finanziario di Roma Capitale, lo ha ripetuto chiaramente in ogni approvazione del bilancio: il Campidoglio è incapace di incassare le somme dovute. Tartassa però i cittadini con cartelle Tari sbagliate, che inoltre mettono a rischio la privacy dei contribuenti aggiungendo danno al danno, sanzioni immaginarie per tassa di soggiorno che continua ad aumentare sulle spalle dei piccoli imprenditori. L’Imu non pagata raggiunge 251 milioni accertati, ma ne sono stati riscossi poco meno di 13. Sono poi 265 i milioni di euro accertati per sanzioni al Codice della strada, eppure nelle casse capitoline ne sono arrivati solo 92. Un disastro”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori.
“Inaccettabile nascondersi dietro contenziosi in corso e procedure informatiche inadeguate, nulla si muove per arginare la grave perdita di denaro che si riflette sui servizi e sulla crescita economica e sociale di tutta la città. Chiediamo al sindaco Gualtieri e all’assessore competente Silvia Scozzese di sapere quali disposizioni siano state date e in quanto tempo si prevede di porre fine a questa grave situazione, così definita anche in un documento interno pubblicato sull’intranet di Aequa Roma e ora sparito dal portale”, conclude il consigliere della Lega.
Max