La Dia di Napoli ha condotto unoperazione contro degli appalti truccati, aggiudicati a delle imprese appartenenti al clan dei Casalesi.
Dalle indagini, durate oltre due anni, è emerso che: Vi era la piena operatività del clan di camorra Zagaria, una fazione del clan dei Casalesi che opera a Casapesenna e una pervasiva e consolidata rete di connivenze e collusioni venutasi a creare sotto la regia dei boss della camorra casertana, tra appartenenti al mondo della pubblica amministrazione, della politica e dellimprenditoria.
Gli investigatori hanno spiegato che il sistema degli Zagaria riusciva a controllare e gestire gli appalti e laffidamento dei lavori allinterno dellAzienda ospedaliera SantAnna e San Sebastiano di Caserta.
Gli arresti sono stati 24, di cui 10 in carcere e 14 ai domiciliari. Tra le persone arrestate cè anche Elvira Zagaria, sorella del boss ed ex latitante del clan dei casalesi, Michele. In seguito allarresto di tutti i membri maschi della famiglia e dopo la morte del marito, Francesco Zagaria, alla donna spettava il controllo di tutti i capitali derivanti dalle attività delle imprese del clan. Dalle indagini è emerso anche che il marito dava indicazioni sugli esponenti politici da votare durante le campagne elettorali. Tra i politici coinvolti lex sottosegretario Nicola Cosentino, già in carcere per i suoi rapporti con il clan dei Casalesi, il consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Magliulo, il consigliere regionale Angelo Polverino e altri tra funzionari e dirigenti pubblici.
In seguito alloperazione sono state poste sotto sequestro quattro ditte (Odeia Srl, R.D. Costruzioni, Luigi Iannone e Salvatore Cioffi ), 18 immobili, 11 terreni, un box auto, tre autovetture e quote societarie per un valore di 12 milioni di euro.
Gli arresti sono stati fatti nelle provincie di Caserta, Napoli e Verona. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere di tipo mafioso, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e abuso dufficio.