Che sia davvero la strada verso un sentiero inatteso? Un grande intreccio che rischia di diventare la più avvincente trama politica di questi mesi.
E quello tra Lega e Movimento Cinque Stelle che, in queste ore, dialogano e provano a vedere se sussistano terreni comuni in merito alle ormai famigerate nomine.
I 5 Stelle che rivendicano la Camera, la Lega che vorrebbe laltra, Forza Italia che si ribella al patto tra i due partiti sovranisti e il Pd che sta a guardare, aspettando di capire se i candidati proposti saranno «di qualità» e se verranno offerte loro, come sperano, le due vicepresidenze delle Camere.
La prima partita della nuova legislatura, e forse della nuova Repubblica, è iniziata ieri con un giro di consultazioni tra i due plenipotenziari del Movimento, Danilo Toninelli e Giulia Grillo, e i rappresentanti degli altri partiti. Quello che è certo, anche perché rivendicato esplicitamente da Toninelli, è che i 5 Stelle chiedono la presidenza della Camera dei deputati. Non solo perché sono il primo partito uscito dalle urne, ma perché da Montecitorio sono pronti a lanciare una nuova offensiva per «labolizione» dei vitalizi. Fake news, controbatte Michele Anzaldi del Pd, «perché il presidente non ha nulla a che fare con i vitalizi». Comunque sia, i 5 Stelle spiegano le loro intenzioni: «Il nostro obiettivo è la garanzia dellistituzione parlamentare, che si attua separando lelezione dei presidenti dalla formazione del governo».