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Cambiamenti climatici: siglato un accordo tra Roma Capitale e la Cmcc per la strategia di adattamento

Una collaborazione che mette a disposizione della città il meglio delle competenze scientifiche per studiare gli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, individuare le aree a maggior rischio e definire azioni e misure specifiche per rafforzare la resilienza e la sicurezza del territorio, degli spazi urbani e delle infrastrutture.

È questo il senso della partnership tra Roma Capitale e Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), siglata negli stessi giorni in cui si è svolta la 27ª Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop27) a Sharm el-Sheikh, in Egitto.

Una scelta per richiamare l’attenzione sul ruolo fondamentale che le città sono chiamate a svolgere in uno scenario mondiale dove la temperatura media è già aumentata di circa 1 grado e senza impegni più forti si rischia di arrivare a un aumento compreso tra 2,1 e 2,9 gradi entro la fine del secolo secondo le Nazioni Unite.

Il contrasto ai cambiamenti climatici è un obiettivo prioritario per Roma, una delle 100 città europee scelte dalla Commissione Europea per anticipare al 2030 gli obiettivi di neutralità climatica.

La Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) è un ente di ricerca multidisciplinare che realizza studi e analisi del sistema climatico e delle sue interazioni con la società, l’economia e l’ambiente. Grazie anche alla sua infrastruttura di calcolo che è tra le più avanzate in Europa e la più potente in Italia tra quelle dedicate esclusivamente allo studio del clima, il Cmcc collabora con le più importanti realtà internazionali nell’ambito della ricerca su questi temi e del supporto scientifico ai processi decisionali, realizzando scenari dei cambiamenti in atto e individuando soluzioni per le vulnerabilità individuate.

La collaborazione con il Cmcc, definita dall’accordo approvato in Giunta Capitolina e ora siglato, consentirà a Roma di elaborare una strategia di intervento per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici attraverso un approccio razionale e mirato, identificando per tempo gli interventi da realizzare e ottimizzando gli investimenti pubblici da sostenere per l’adattamento. In questo modo si accelererà lo sviluppo di un modello di resilienza urbana a favore di tutta la comunità dell’area.

Si partirà dall’elaborazione di una mappatura dei rischi climatici nello scenario segnato dall’aumento delle temperature, per comprendere gli ambiti a maggior rischio nel territorio di Roma Capitale rispetto ad ondate di calore, allagamenti, siccità.

I passi successivi saranno: l’identificazione delle priorità e la definizione di un concreto piano di azione, con gli interventi necessari a rafforzare resilienza e sicurezza del territorio, degli spazi urbani, delle infrastrutture. Il piano conterrà anche precise misure di monitoraggioazioni di divulgazione e sensibilizzazione sugli effetti dei cambiamenti climatici e una collaborazione con la Protezione Civile per l’aggiornamento del sistema di allerta e prevenzione, tenendo conto delle modifiche attese sugli eventi estremi per effetto del cambiamento climatico. 

 Le attività di divulgazione e sensibilizzazione sugli effetti dei cambiamenti climatici coinvolgeranno le strutture di Roma Capitale. Saranno poi prodotte analisi di scenario riferite all’area della città con un’attività di confronto con i Municipi e la cittadinanza e saranno organizzati workshop scientifici di approfondimento con il coinvolgimento di istituzioni ed enti di ricerca nazionali e internazionali, università e stakeholder territoriali.

“Nei giorni in cui si svolge la Cop27, da Roma parte un messaggio chiaro: le grandi città possono e vogliono svolgere un ruolo di primo piano nel contrasto ai cambiamenti climatici e chiamano i governi ad avere ancora più coraggio, con scelte nette. Roma è tra le città europee più ambiziose sugli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e dà ora ulteriore impulso al suo impegno sull’adattamento e sul contrasto ai cambiamenti climatici. La collaborazione con il Cmcc ci consentirà di definire azioni e misure specifiche per rafforzare la resilienza e la sicurezza del territorio, degli spazi urbani in cui viviamo e delle infrastrutture. Accanto a questi impegni, continueremo a fare la nostra parte sulla sfida della riduzione delle emissioni e della sostenibilità: con una strategia di ampio respiro basata sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, la creazione di comunità energetiche, la forestazione urbana come progetto di riqualificazione e di adattamento climatico diffuso nei quartieri, la mobilità sostenibile e la chiusura del ciclo dei rifiuti. Interventi fondamentali per migliorare la qualità della vita delle romane e dei romani e di cruciale importanza per il clima”, ha dichiarato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

 “La Fondazione Cmcc è un’organizzazione di ricerca multidisciplinare, in grado di fornire supporto tecnico scientifico a istituzioni e a grandi città come Roma attraverso un’analisi dell’esposizione dei territori ai cambiamenti climatici, dei rischi che ne conseguono e delle vulnerabilità. Attraverso modelli geolocalizzati ad elevata risoluzione, il Cmcc mette a disposizione le informazioni di dettaglio necessarie per prendere decisioni informate, in particolare per individuare azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, di investimento nelle infrastrutture urbane e interventi per aumentare la resilienza dei territori. Il senso di questo accordo è quello di intensificare le iniziative di cooperazione tra i produttori di conoscenza scientifica e i decisori politici, chiamati a compiere, come avviene ora nella Capitale, scelte importanti per un governo del territorio che tenga conto delle sfide poste dal cambiamento del clima”, ha affermato il Professor Antonio Navarra, Presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici.

Max

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Max Tamanti