“E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male”. Quante volte è stata pronunciata questa frase in chiesa o in qualunque altro luogo. Il padre Nostro è una delle preghiere più diffuse e ricordate, ma da novembre subirà una modifica. Ora è ufficiale: il Padre Nostro cambia da novembre, per la precisione dalla prima domenica di Avvento, il 29 del mese.
Il motivo di tale scelta è da ritrovare nella frase “E non ci indurre in tentazione”, da tempo al centro di dibattiti e polemiche. La frase verrà sostituita da “e non abbandonarci alla tentazione”. A riferirlo all’Adnkronos è monsignor Bruno Forte, che ha quindi ufficializzato tale modifica che sarà effettiva a partire da novembre.
Papa Francesco decisivo per la modifica del Padre Nostro
Il Cei da tempo lottava per la modifica del Padre Nostro e di quella frase ritenuta erronea in quanto riteneva il Signore originario di tentazione per gli uomini. Per questo da novembre sarà introdotta la frase “e non abbandonarci alla tentazione”.
Decisivo in questa modifica anche Papa Francesco, che ha sollecitato la Cei che da anni rifletteva sull’eventuale modifica del testo. “La nuova traduzione recupera la dimensione paterna di un Dio che non ci abbandona neppure nel momento, che non viene risparmiato a nessuno, della tentazione”, ha riferito monsignor Claudio Maniago, presidente della Commissione episcopale Cei per la liturgia.