Con l’avvento dell’afa africana, che siano ventilatori od elaborati condizionatori di ultima generazione, nelle case italiane ci si attrezza alla bell’e meglio, per cercare di eludere il più possibile l’insopportabile calura estiva.
Tuttavia, il rovescio della medaglia finisce per tradursi in bollette salatissime. E già perché, oltre agli apparecchi ‘refrigeranti’, cercando ghiaccioli, bibite fresche e cibi crudi, si apre e chiude maggiormente il frigorifero, concorrendo così alla folle ‘roulette’ dei contatori, chiamati a giri velocissimi.
Tuttavia, cercando di coniugare ‘ristoro’ e risparmio, vera e propria ‘arte’, seguendo alcune semplici regole si può in parte contenere il lievitare delle utenze domestiche.
In questi giorni ad esempio, ‘Selectra’, uno dei tanti servizi che, gratuitamente, confronta – e all’occorrenza attiva – le tariffe di luce, gas e internet, ha prodotto una sorta di vademecum, attraverso il quale ‘ispirarsi’ per cercare di sfidare la calura evitando quanto più possibile un surplus di spreco e consumo.
Vediamo insieme di cosa si tratta:
1) E’ vero, gli ultimi modelli strizzano gli occhi al risparmio ma, per quanto possibile, la sua ‘voracità’ si fa comunque sentire, basti pensare che, tenendolo acceso per 6 ore al giorno, a fine mese si tradurrà in circa 25 euro in più nella bolletta!
2) Attenzione: parliamo di un prodotto di nuova generazione e, in ogni caso, ‘se’ seguito da una puntuale manutenzione: ad esempio i filtri sporchi, oltre che a far male alla salute, incidono sul consumo stesso.
3) Il consiglio, è quello di affidarsi a più dispositivi, installati nei ambienti maggiormente frequentati della casa, così da creare una sorta di ‘itinerario’.
4) Alta accortezza: vanno sempre posizionati in alto (l’aria fredda tende infatti a scendere), e possibilmente lontano da porte, finestre, tende, o da qualsiasi fonte di ostacolo alla circolazione dell’aria fresca.
5) Evitate di impostare temperature estremamente basse, anche perché, sarebbe buona abitudine (per evitare pericolosi balzi tecnici sul nostro organismo), di basarsi su una differenza di circa 8 gradi fra esterno ed esterno.
6) La cosa più ‘intelligente’ sarebbe quello di ricorrere con maggior frequenza alla deumidificazione, anche perché, ciò che condiziona la percezione della calura, altro non è che la percentuale di umidità nell’aria.
Per quanto oramai ‘snobbato’, il ventilatore si dimostra ancora oggi una validissima alternativa. Consuma ‘niente’ rispetto al condizionatore (6 ore al giorno costano circa 2 euro al mese!), lo si può agevolmente ‘trasportare’ nei vari ambienti della casa, e si gestisce facilmente.
Regola d’oro valida per qualsiasi elettrodomestico presente nelle nostre abitazioni, ricordiamo sempre che se ‘malfunzionanti’ tendono inevitabilmente a consumare, oltre che diventare anche ‘pericolosi’. Dunque, anche qui, si raccomanda una puntuale manutenzione ed un attento esame delle guarnizioni. Il consiglio è quello di sbrinarlo ad inizio estate, per evitare che si crei all’interno uno strato di ghiaccio sulle pareti.
1) Le giornate più lunghe e soleggiate aiutano tanto, quindi nel corso dell’estate cerchiamo di limitare il più possibile l’accensione delle lampadine.
2) Ormai tutti sanno che è molto meglio fare uso di luci a Led, in sostituzione delle dispendiose luci alogene (si risparmia fino al 90%) o fluorescenti (il risparmio è del 66%).
3) Tra l’altro forse molti non sanno che, sebbene un poco più costose delle lampadine tradizionali, quelle a Led durano più a lungo (fino a 50mila ore).
4) Ricordate che nel caso delle luci a Led, consumano più nello ‘spunto’ (cioè nel momento in cui vengono accese), che per il tempo in cui restano accese. Quindi evitate di accenderle e spegnerle in continuazione. Se si accendono alla sera in cucina, spegnetele solo quando state andando a letto.
5) Inoltre, particolare non da poco, non producendo calore, sono senz’altro più sicure.
1) Intanto, l’avvento della stagione estiva, in alcune aree spesso coincide anche l’arrivo della ‘siccità’. Non è infatti un mistero che d’estate, in diverse località, anche vacanziere, i comuni si trovino a dover regolare il flusso dell’acqua per i servizi.
2) Dunque, per le lavatrici, così come per le lavastoviglie, sarebbe buona norma (civiltà), far lavorare questi elettrodomestici soltanto a ‘pieno carico’ e, soprattutto, a basse temperature.
3) Alla ‘dritta’ suggerita da ‘Selectra’, per risparmiare un ulteriore 15% di corrente, evitate il prelavaggio nella lavatrice, e l’asciugatura nella lavastoviglie, facendo in modo che i piatti si asciughino attraverso la circolazione dell’aria.
Accertato che, per ovvie ragioni, i nuovi elettrodomestici consumano meno e sono più sicuri, è quindi il caso piano piano di ‘aggiornarsi’. Oggi poi è veramente facile acquistare: puntuale, ciascun prodotto ha una sua etichetta che ne spiega la classe energetica, lasciando così intuire l’entità dei consumi in kW/h (chilowatt per ora), distribuiti dalla classe A, fino alla G. In questo senso, sensibile finalmente anche alle politiche ambientali, oggi lo Stato ‘ci aiuta’ ad acquistare gli elettrodomestici grazie ai ‘bonus’ (c’è anche quello per il condizionatore), che può significare una detrazione fiscale fino al 65%.
Max