“Gli ultimi cinque mesi sono stati una noia micidiale: e aspettiamo che la Raggi venga condannata, e poi non viene condannata, e poi forse fa il ministro. Arriva Zingaretti, ma forse Sassoli ce la fa. E basta, e mo decidiamo, è la capitale d’Italia mica è Zagarolo”. Così Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma, ha detto a Sky Tg 24, ospte della trasmissione ‘Start’.
La frecciatina a Zagarolo non è sfuggita alla sindaca del Comune, Emanuela Panzironi: “Un candidato sindaco che intende presentarsi a guidare la Capitale d’Italia dovrebbe essere attento a citare in maniera dispregiativa i comuni che ne costituiscono la Città Metropolitana – ha scritto in una nota. – Roma non è Zagarolo, certamente: i problemi di una Capitale non possono essere messi in relazione a quelli di un Comune di circa 20.000 abitanti”.
Ha continuato la sindaca di zagarolo: “Mi sarei aspettata, però una citazione positiva da un aspirante amministratore. Magari Calenda potrebbe trovare in Zagarolo quel laboratorio politico che ha portato la mia Amministrazione a vincere con un centrosinistra unito a ottobre 2020. Oppure, qualora ci venisse a trovare, potrebbe far tesoro della miriade di associazioni e gruppi di cittadini che rappresentano quello straordinario tessuto sociale che fa di Zagarolo una Città ricca di eventi artistici e culturali”.
“Zagarolo non è la Capitale, ma potrebbe essere meglio in termini di qualità di vita. Invito sin da subito Carlo Calenda a venirci a trovare per assaporare la storia e l’arte di Palazzo Rospigliosi, delle chiese disseminate sul territorio, e del piccolo Colosseo de ‘Il Tondo’”.