(Adnkronos) – Il 118 registra un aumento degli interventi, in tutt’Italia, per patologie correlate al caldo, dal colpo di calore all’arresto cardiaco improvviso. Lo riferisce all’Adnkronos Salute Marzio Balzanelli, presidente nazionale Sis 118, sottolineando che “quest’ondata eccezionale di caldo purtroppo non è esente da ripercussioni significative sulla nostra salute, soprattutto quando non ci si attrezza e non ci si comporta con cautela e saggezza per affrontare queste temperature estreme. Le fasce più colpite sono gli anziani, particolarmente i pazienti con malattie dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, e i bambini molto piccoli”.
“Il vero pericolo che il 118 si trova a dover gestire – spiega Balzanelli – è l’arresto cardiaco improvviso sulle spiagge. Ogni estate puntualmente si verificano interventi di soccorso in codice rosso per pazienti che vanno in arresto cardiaco improvviso. E, purtroppo, la gran parte non riusciamo a salvarli, perché ci si accorge troppo tardi di questa condizione oppure i soggetti sono in acqua e vanno incontro ad annegamento. Dunque, bisogna attrezzarsi per tempo, con condotte su cui il 118 chiede attenzione, a maggior ragione in questi giorni di temperature molto elevate”.
Ecco cosa fare per ridurre i rischi, elenca Balzanelli: “I pazienti con patologie cardiovascolari e respiratorie devono rivedere il dosaggio dei farmaci con il medico curante, vanno modulati a seconda delle temperature; bisogna idratarsi, bevendo acqua e sali minerali, privilegiando ai pasti alimenti ricchi di minerali come verdure e frutta; mantenere la testa, in particolare la nuca, bagnata e portare dei cappellini bianchi, anch’essi bagnati: questo favorisce il trasferimento del calore dal corpo all’esterno, è come avere un cuscinetto ammortizzatore raffreddante. E’ necessario evitare di bere alcolici: passare la notte in bianco fra locali e discoteche e continuare a bere il giorno dopo in spiaggia è un mix micidiale che scatena eventi sincopali, come vediamo in molti giovani che si collassano nelle spiagge”.
“Quando non ci si sente bene – prosegue Balzanelli – la prima regola è mettersi in un ambiente fresco e ventilato. E’ importantissimo riconoscere il colpo di calore, tutti dovrebbero imparare a farlo. Sono due le caratteristiche fondamentali che devono far scattare l’allarme: uno psichismo alterato, cioè il soggetto diventa sonnolento o comincia a comportarsi in modo atipico, a dire cose strane; e l’arresto della sudorazione. Sono segnali di grave pericolo, davanti ai quali è necessario intervenire rapidamente – sottolinea – Il colpo di calore produce edema del cervello e può creare disfunzione multiorganica e multisistemica, può essere mortale se non riconosciuto per tempo e trattato”.
Cosa fare? “Dopo aver portato il soggetto in luogo fresco e ventilato – risponde il numero uno della Sis 118 – è necessario bagnarlo, avvolgendolo in panni umidi o innaffiandolo con dell’acqua o posizionando cubetti di ghiaccio, avvolti in un’asciugamano, ai due lati del collo, sotto le ascelle e a livello dell’inguine. Questa procedura di raffreddamento deve essere protratta almeno 20 minuti – raccomanda – in attesa che arrivi il 118, che va chiamato subito. E’ fondamentale che tutte le spiagge siano dotate di defibrillatori semiautomatici e che i bagnini siano addestrati a usarli e intervenire correttamente”. Ma più persone sanno usarli, meglio è.
La scorsa estate, con l’iniziativa ‘lidi sicuri’, la Sis118 ha “addestrato i bagnanti a fare correttamente le manovre di rianimazione cardio-polmonare. Sono stati formati gratuitamente 3.500 bagnanti sulle spiagge italiane. C’è stata grande adesione all’iniziativa, la popolazione è stata molto ricettiva. E’ necessario incidere sulle condotte individuali per cambiare le cose, l’educazione sanitaria si fa stando con le persone, e non chiusi nelle stanze, per trasferire le competenze necessarie: questa è la vision della Sis118, che lavora per una sanità di prossimità”, rimarca Balzanelli.
L’aumento degli incidenti stradali è “un’altra piaga estiva” per il 118. “E’ di nuovo un bollettino di guerra – commenta – si tratta in gran parte di giovani che si schiantano in auto e moto, spesso all’alba, per effetto di condotte completamente dissennate, su cui dobbiamo riflettere e intervenire. Si deve tornare a fare educazione sanitaria. La guida non deve essere velocità, ma un momento di ‘ricreazione’, un momento da godere. Questo significa andare piano”, scandisce bene Balzanelli chiudendo con una provocazione: “La tartaruga porta puntualmente i fiori sulla tomba della lepre”.