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Caldo africano sull’Italia: l’ondata di calore continua

L’Italia continua a soffrire sotto un’ondata di calore persistente, nonostante il maltempo abbia colpito alcune zone del Paese. Oggi, venerdì 30 agosto, il caldo afoso non dà tregua e il bollettino del Ministero della Salute registra un aumento delle città in allerta per le temperature elevate. Otto città sono contrassegnate dal bollino rosso, il massimo livello di allerta per il rischio di effetti negativi sulla salute dovuti al caldo: Bari, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Roma e Trieste. Altre città come Bologna, Bolzano, Rieti e Verona sono segnalate con il bollino arancione, mentre il resto del Paese è in allerta gialla, con l’eccezione di Cagliari che è in verde.

La burrasca di fine estate sembra allontanarsi, portando a un cambiamento nelle previsioni meteorologiche che erano inizialmente orientate verso un drastico cambiamento stagionale. Gli esperti di www.iLMeteo.it riportano che, contrariamente alle aspettative di un imminente vortice ciclonico che avrebbe potuto rompere l’alta pressione e segnare la fine dell’estate, il ciclone si sta dirigendo verso una traiettoria più occidentale. Secondo le nuove proiezioni del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine, il ciclone colpirà con maggiore intensità le Isole Britanniche, lasciando l’Italia ancora sotto l’influenza dell’anticiclone africano Caronte. Pertanto, anche la prima parte della prossima settimana sarà caratterizzata da caldo intenso e sole su gran parte del Paese, ad eccezione di possibili temporali isolati nelle zone montuose.

Aggiornamento ore 9,30

Secondo le ultime previsioni, la tempesta potrebbe spostarsi più a sud solo verso il 7-8 settembre, raggiungendo il bacino del Mediterraneo e, di conseguenza, l’Italia. I meteorologi avvertono che, qualora questo scenario fosse confermato, il nostro Paese potrebbe essere colpito da eventi meteo estremi. Lo scontro tra masse d’aria molto diverse – il caldo e l’umidità trasportati dall’anticiclone africano e l’aria più fredda e instabile portata dalla perturbazione – potrebbe innescare temporali violenti, con elevato rischio di grandinate e nubifragi. Questo cambiamento repentino delle condizioni meteorologiche potrebbe comportare serie conseguenze, soprattutto nelle regioni più esposte.

Aggiornamento ore 10

Non tutti i modelli meteorologici sono concordi su quando la perturbazione colpirà l’Italia. Il modello americano GFS (Global Forecast System) prevede un arrivo anticipato del maltempo rispetto al modello europeo. Secondo GFS, la perturbazione potrebbe raggiungere l’Italia già a partire da mercoledì 4 settembre, portando con sé un’ondata di maltempo piuttosto intensa, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord. Questa differenza tra i modelli rende difficile prevedere con esattezza quando e con quale intensità la perturbazione colpirà il nostro Paese, ma entrambi concordano sulla possibilità di un cambiamento significativo delle condizioni meteorologiche nella prima metà di settembre.

Aggiornamento ore 10,30