Se non fosse per il caso Zaniolo, ‘scoppiato all’improvviso e di difficile soluzione’ (le parole di Mourinho a fine gara sono indicative) sarebbe un gennaio tutto da ricordare in casa giallorossa.
Tre vittorie e un pareggio riacciuffato in extremis a Milano in campionato, la qualificazione ai quarti di Coppa Italia con la prospettiva d’incontrare la Cremonese anziché il Napoli al Maradona e la strada spianata verso la finale e i 13 punti di penalizzazione inflitti alla Juve che proiettano la Roma al quarto posto nella volata Champions.
Contro lo Spezia la squadra di Mourinho ha vinto stavolta senza affanni, col cinismo e la praticità della squadra consapevole dei propri mezzi e con una difesa solida che non ha concesso nulla agli avversari. Snodo fondamentale della stagione, la gara in Liguria ha messo in mostra il ‘solito’ Dybala sempre più a suo agio con Abraham in un proficuo scambio di assist e di goal. Scambio delle posizioni, giocate di prima e verticalizzazioni offensive fanno della nuova coppia d’attacco giallorossa la vera risorsa di questo nuovo campionato iniziato col 2023.
Con Mourinho che affida finalmente le chiavi del centrocampo a Matic e il micidiale uno-due di fine pt e inizio secondo che, come il Napoli a Salerno, chiude di fatto il match. Unica nota stonata l’ingenua ammonizione rimediata da Celik (uno dei quattro diffidati in campo) a pochi minuti dalla fine. In attesa di Whynaldum, che prima o poi dovrà scendere di nuovo in campo, la Roma di Mourinho sembra aver finalmente trovato il suo assetto ideale complice la chiamata fuori dal gruppo di Zaniolo. E qui il discorso si fa scabroso perché riuscire a vendere il giocatore alle esigenze di cassa giallorosse nel mercato di gennaio sarebbe una vera e propria impresa. Impossibile pensare a una società che sborsi i 35 milioni richiesti dalla Roma a un anno dalla fine del contratto e ancora peggio immaginare il giocatore regalato con un prestito senza obbligo. Sono convinto che il 1 febbraio sarà ancora qui dice giustamente Mourinho ma come utilizzare un giocatore scarico e demotivato che ha dimostrato di non saper controllare nervi e giocate? La vera colpa è stata arrivare a questo punto, con la società che non ha voluto rinnovare il contratto alle cifre chieste dal management di Zaniolo e il giocatore che non ha reso in campo per il suo talento finendo per non sentirsi stimato fino in fondo dopo il goal che ha regalato la Conference. Con la Roma (che ha necessità assoluta di monetizzare) e lo stesso giocatore (che ha bisogno di esprimersi sul campo) che adesso giocano col fuoco in un gioco delle parti che non giova a nessuno.
Le pagelle di Spezia- Roma 0-2
Rui Patricio Ng, Mancini 6, Smalling 6,5, Ibanez 6,5, Celik 5,5, Cristante 6 (dal 92’ Camara ng), Matic 6,5, Zalewski 6, Dybala 7,5 (dall’ 84’ Belotti ng), El Shaarawy (dal 70’ Bove ng), Abraham 7 (dal 92’ Solbakken ng). All. Mourinho 6
Claudio Fontanini