Se ne parla e se ne parlerà senz’altro fino a quando (e se) accadrà. Il ritorno di Francesco Totti alla Roma. Un sogno, forse una chimera: per alcuni, una probabile, presumibile realtà. O se non altro un’ipotesi. Caldeggiata da tanti, osannata da molti, favorita da alcuni. Si vedrà.
Totti potrebbe tornare alla Roma. Ne è passata del resto già molta di acqua sotto i ponti dei rancori, dei dissidi e delle incompatibilità da cui era scaturita la fuoriuscita del capitano giallorosso dallo staff dirigenziale di Trigoria. Dopo il gelo con Pallotta, i rapporti con i Friedkin sono sempre più caldi, intensi e vivi. Sembrano lontani i tempi delle liti con Spalletti, del ritiro dolorosissimo e dell’addio altrettanto dolente da dirigente che, a suo dire, non si sentiva né coinvolto né chiamato in causa secondo quello che è, indubbiamente, il suo potenziale (enorme) di conoscenza calcistica.
Prova ne è il crescente aumento di interesse (anche in chiave Roma), intorno al lavoro che la società del Capitano, che si occupa direttamente di calciatori: proprio la Roma ne sta beneficiando ad esempio con Volpato.
E in società i rapporti con l’ex 10 sembrano ottimi. Pinto lo stima e con Mourinho c’è feeling da sempre. Lo Special One potrebbe gradire una persona così forte al suo fianco: all’Inter con Oriali e al Real con Redondo e Karanka. E’ stato sempre un suo modus operandi.
Gli indizi di un ritorno sono tanti: il ruolo da ambassador del main sponsor giallorosso, la presenza fissa allo stadio e la necessità di allargare il management sportivo dopo i recenti addii nello staff tecnico-dirigenziale. L’esempio di Maldini al Milan sta forse persuadendo i Friedkin? Staremo a vedere. Intanto Mourinho prepara la doppia trasferta col Vitesse e l’Udinese prima del derby.