Chris Smalling e Carles Perez regalano tre punti d’oro alla Roma e a José Mourinho ribaltando una partita che fino a dieci minuti dal termine sembrava essere compromessa, e decisamente stregata. Una di quelle gare che i tifosi romanisti hanno imparato, loro malgrado, a riconoscere. Se nel passato molti incontri, specie contro avversarie sulla carta alla portata e in fondo alla classifica diventavano, per mille motivi, stregate e complicate quanto all’ottenimento del risultato, così non è successo in questa occasione.
Grazie, soprattutto, al carattere del gruppo che, quest’anno, evidentemente, sembra aver assorbito la mentalità di Mourinho, in grado sempre e ovunque nella sua storia di ‘entrare nella testa’ dei suoi calciatori, a prescindere dagli obiettivi da centrare o meno. In quest’ultima gara, come in altre già vissute in questa sua prima stagione da romanista, Mou ha visto i suoi capovolgere del tutto un risultato che sarebbe stato clamoroso, e che vedeva la Salernitana, fanalino di coda, in vantaggio all’Olimpico a dieci minuti dalla fine. In verità, la trasformazione non è solo frutto della forza caratteriale ma anche dalle scelte tattiche e tecniche che Mourinho ha attuato nella ripresa, stravolgendo l’undici in campo e schierando una squadra decisamente a trazione anteriore.
Il colpo da biliardo dello spagnolo Perez e il tap-in vincente del difensore inglese su calcio piazzato – ennesimo gol da palla inattiva per la Roma, quest’anno – tolgono i giallorossi dopo la gran punizione, al 22esimo, di Ivan Radovanovic della prima frazione. Contro sorpasso alla Lazio (ancora una volta dopo la vittoria nel derby) e un segnale anche per Atalanta, sconfitta dal Sassuolo, e la stessa Fiorentina, protagonista del colpo della giornata di Serie A con la vittoria contro il Napoli in trasferta.
Ma anche un messaggio per giovedì e per il Bodo/Glimt. A margine, anche un post partita infiammato con il ds amaranto Walter Sabatini ex della ROma, che ha accusato lo staff tecnico della Roma di indirizzare la direzione arbitrale facendo ogni tipo di pressione. José Mourinho peraltro, al termine della gara si è scusato con il collega Nicola per alcune intemperanze del proprio staff, ricordando a tutti di esser sempre pronto ad assumersi responsabilità, in primis quella di dire la verità. Come quella dei punteggi, della matematica. E che dicono che la Roma ha ancora vinto, allungando la striscia positiva.