Una grande impresa. Quella che ha realizzato la Roma di Eusebio Di Francesco nella spettacolare notte dello stadio Olimpico di Roma, laddove Dzeko e compagni hanno vinto la delicatissima sfida di ritorno del turno degli ottavi di champions, andando a qualificarsi per i quarti.
Una impresa che i capitolini avevano festeggiato appena altre tre volte nella loro intera storia.
Una Roma tosta e cinica batte lo Shakhtar Donetsk 1-0 e si qualifica ai quarti di finale di coppa. All’andata gli ucraini si erano imposti per 2-1. Non è stata una partita bellissima, ma contava poco. Quel che contava era vincere. E la Roma ci è riuscita.
A risolvere il match è una magia di Dzeko imbeccato da Strootman. Con pazienza, acume tattico e attenzione, la Roma centra un risultato storico, che mancava da 10 anni. Di Francesco conferma la formazione tipo, optando come modulo per il 4-3-3, con Under-Dzeko-Perotti nel tridente d’attacco.
Primo tempo senza gol, con le due squadre bloccate e attente a non scoprirsi. La Roma prova a verticalizzare, come chiede mister Di Francesco, ma passaggi e filtranti sono imprecisi. Con il passare dei minuti lo Shakhtar prova ad abbassare i ritmi del gioco mentre i giallorossi si affidano al pressing per recuperare palla e ripartire. L’occasione più pericolosa arriva al 24’ con Kolarov ispirato da Perotti che mette in mezzo per Dzeko, ma Pyatov è provvidenziale ad allungarsi in anticipo sul gigante bosniaco.
Il secondo tempo inizia sulla stessa falsariga del primo, ma allimprovviso laccelerata e il gol che al 52’ sblocca la partita e fa impazzire l’Olimpico: imbucata millimetrica di Strootman da metà campo, Dzeko allunga la falcata e batte Pyatov, che si vede passare la palla sotto le gambe.
Al 78’ gli ucraini si complicano la vita restando in 10 per un fallo di Ordets ai danni di Dzeko lanciato verso la porta. Le lancette corrono, lo Shakhtar ci prova in tutti i modi, ma il muro giallorosso tiene. Testa, gambe e cuore: la Roma vola ai quarti, tra le 8 regine d’Europa.