ROMA – Anche se nella seria A italiana girano affari da oltre un miliardo di euro lanno, lo Stato fornisce ulteriori soldi per far funzionare il nostro sistema calcistico, dalla sicurezza ai trasporti, dalle cure ai feriti ai processi. Senza dimenticare che allanno vengono versati 405 milioni di euro dallo Stato verso la Coni.
Il parlamentare Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d Italia, ha chiesto al governo di far luce sull ammontare della spesa reale da parte dello Stato nei confronti dell intero sistema. Attualmente non sono arrivate risposte, ma il parlamentare dichiara che ci sono voluti quasi 40 giorni per presentare l’interrogazione e che in tanti gli hanno chiesto di lasciar perdere.
Un miliardo è stato incassato dalle radio e dalle televisioni, in più 25 milioni di euro a campionato per pagare gli straordinari alle forze di polizia chiamate a garantire la sicurezza durante le partite. Questi numeri però non tengono conto delle serie minori le quali e dei campionati dilettanti , dove la percentuale degli episodi di violenza è molto alta.
Per fronteggiare questo, il Parlamento ha approvato una legge sugli stadi, emendamento Fiano, con il quale tra l’1 e il 3% degli incassi da botteghino verranno destinati a copertura della spese per gli straordinari della Polizia: si tratta di una cifra che per l’intera Serie A oscilla tra i 2 e i 6 milioni di euro l’anno. Tradotto: il Cagliari verserà tra i 15mila e i 45mila euro l’anno, la Juventus tra i 380mila euro e 1,1 milioni.
Oltre ai costi per la Polizia vengono sommati altri 8 milioni di euro all anno per i danni verso le Ferrovie dello Stato per i viaggi dei tifosi. Secondo alcune statistiche però l elenco delle Spese dello Stato continua: bisogna considerare i 105 arresti dell’ultimo campionato e gli oltre mille denunciati che peseranno sul sistema giudiziario.
In secondo piano però passano le spese sui Comuni e Regioni. Nei primi bisogna capire quanti sono i costi per straordinari legati al potenziamento del trasporto locale e alla raccolta dei rifiuti dopo gli eventi; per gli altri c’è da pagare il prezzo per la presenza obbligatoria del 118 e soprattutto l’assistenza ai feriti: lo scorso anno sono stati più di 150.