Allindomani dello sgombero, si torna a lavorare sulla demolizione della bidonville di Calais, dove da settimane vivevano al bivacco migliaia di profughi richiedenti asilo, con destinazione Gran Bretagna. Unoperazione che allingresso dei blindati degli agenti (55 mezzi) non ha trovato risposte violente da parte dei migranti, anche se nel pomeriggio si sono registrati diversi tafferugli fra di loro. Le tensioni tra i profughi si sono protratte fino a tarda sera, costringendo gli agenti in tenuta antisommossa ad intervenire con i gas lacrimogeni. Uniniziativa poco gradita dai migranti che hanno allora riservato la loro rabbia allindirizzo delle squadre di demolitori, fatti oggetto di lanci di pietre. A monte della rabbia di quanto richiedenti asilo in Inghilterra, la reale possibilità di non veder mai esaudito il loro desiderio. E mentre a sera il bilancio parlava di 100 baracche smantellate (12 sono state incendiate dagli stessi migranti), nella notte circa 150 profughi si sono riversati sull’autostrada bloccando il traffico e lanciandosassi contro i veicoli diretti al porto. Poco prima delle 20 la polizia ha ripreso il controllo dell’arteria stradale, che era però ingombra di detriti. Almeno quattro persone, compresi alcuni attivisti, sono state arrestate.
M.