Prima Oliverio per il Pd, oggi è invece stato Mario Occhiuto (Forza Italia), ad annunciare il ritiro dalla corsa elettorale in Calabria: “Calabresi carissimi, la mia corsa finisce qui. Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l’ennesima sollecitazione del Presidente Berlusconi ho deciso di farmi da parte. Silvio Berlusconi è una persona a me cara, che ho sempre stimato e ammirato, e oggi al punto in cui siamo ho giudicato il suo invito giusto e sensato. D’altronde non ci sono le condizioni per portare avanti da soli il progetto di cambiamento della Regione Calabria che avevamo in mente – commenta Occhiuto – con la speranza di una vittoria elettorale – spiega Occhiuto. Infatti l’attuale sistema elettorale prevede (solo in Calabria) il voto congiunto tra il candidato Presidente e i consiglieri. Con tale sistema avremmo potuto ottenere un ottimo risultato, ma -avendo contro tutti – non la vittoria. La mia corsa solitaria sarebbe sembrata quasi una ritorsione o una ripicca; e io sono abituato a costruire, non a distruggere”.
Un concetto per certi versi analogo – nella ‘passione’ – a quello pronunciato dal governatore calabrese di area dem nei confronti del suo partito.
“Ho condotto una dura battaglia e sono stato sconfitto – spiega infatti il ‘forzista’ – Questa è la verità. Il mio unico fine, credetemi, era quello di portare avanti una ‘missione’: cambiare la Calabria e renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri figli. Oramai non sarebbe stato possibile raggiungere questo obiettivo ma avrei provocato probabili conseguenze negative per tanti amici che mi avrebbero comunque seguito“. Quindi Occhiuto tiene a ringraziare “di cuore tutti coloro i quali hanno creduto in me e nel progetto che avevamo messo in piedi. E mi scuso con quelli che erano convinti della necessità di proseguire e con i tantissimi cittadini che mi scrivono ogni giorno incitandomi ad andare avanti. Io ce l’ho messa tutta fino all’ultimo giorno. Non mi dimenticherò del loro affetto e della loro vicinanza. Chi tra di loro aspira a candidarsi a consigliere regionale troverà posto, con maggiori probabilità di riuscita, nelle liste del centrodestra unito”.
Infine, dal suo punto di vista, una ‘doverosa’ precisazione: “Non ho chiesto in cambio incarichi per me stesso e non rivestirò alcun ruolo nell’ente Regione. Ho proposto alla candidata a presidente Jole Santelli di recepire nel suo programma quelle idee su cui tanto avevamo puntato riguardo alla svolta ecologica e ai nuovi investimenti creativi e innovativi. E le ho chiesto di farsi parte attiva, una volta eletta, per l’accelerazione dei cantieri con opere in corso nella città di Cosenza e per l’avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo Ospedale sul sito da noi proposto. Noi restiamo una forza culturale attiva sul territorio. E io, se Dio vorrà, continuerò a svolgere il ruolo di sindaco di Cosenza dedicandomi ancora di più alla città e poi, tra poco più di un anno, completerò il mio mandato e il mio impegno politico a favore della comunità”.
Max