Stamattina, con l’atterraggio all’aeroporto di Cagliari, dalla Libia è tronata a casa anche la salma di Fausto Piano, uno dei quattro tecnici italiani della Bonatti sequestrati lo scorso luglio. Fausto Piano, così come lo sfortunato collega siciliano Salvatore Failla, sarebbe rimasto ucciso nel corso di un violento scontro a fuoco, L’uso del condizionale è imposto dal mistero che aleggia sulla vicenda. Appena ieri i medici legali incaricati dalla famiglia Failla di fare chiarezza sulla morte del loro caro, hanno ravvisato la supposta volontà da parte dei patologi libici di aver in qualche modo ‘insolitamente inquinato’ eventuali elementi dai quali poter stabilire la data della morte e, soprattutto, l’impatto dei proiettili sul corpo di Failla. In poche parole, dall’autopsia è stato quasi impossibile stabilire da che distanza sia stato trafitto con 6 colpi l’italiano e, soprattutto, seguendo quale linea di fuoco: un incidente o un’esecuzione? Ora si spera di poter acquisire nuovi elementi dagli esami che saranno effettuati sulle spoglia di Piano, Ma le premesse non lasciano presagire nulla di buono…  

M.