(Adnkronos) – “Il collasso del M5S può essere mortale”. Massimo Cacciari analizza il quadro politico attuale nel suo intervento a Otto e mezzo su La7. “Se i Cinquestelle si sfasciano, si spezzano e si spaccano. Si riducono ad un quarto o ad un quinto di quello che erano”, dice rispondendo a Lilli Gruber. “Lasciano nei pasticci anche il Pd: come farà a vincere se non ha la sponda dei Cinquestelle? Dall’altra parte, Salvini e Meloni in qualche modo si metteranno d’accordo. Cosa farà Berlusconi? Un centro con Renzi e Calenda? Difficile. Si ritroverà con Salvini e Meloni e il collasso della destra sarà nettamente minore” rispetto a quello nell’altra ala. “Il Pd non recupererà nulla” da un eventuale crollo “dei Cinquestelle”.
Capitolo Renzi: il leader di Italia Viva rischia il rinvio a giudizio per l’indagine sulla Fondazione Open. “Il rapporto tra magistratura e politica deriva da uno sfilacciamento degli equilibri politici. Dove crolla l’autorevolezza del politico, emergono altri poteri: è fisiologico. La vicenda” di Renzi “sembrerebbe derivare da una questione: se i soldi sono stati rendicontati correttamente ma attribuibili ad un partito o se sono di una fondazione”. “Mi pare misterioso che i magistrati decidano se una cosa è un partito o una fondazione. Se ci sono altre questioni, non so. Se si tratta di fondazione quest’inchiesta non sta né in cielo né in terra”, aggiunge Cacciari.
Dopo la rielezione del presidente Sergio Mattarella, Cacciari si dice “delusissimo” dalla settimana quirinalizia. “Come si fa a non essere delusi? Come si fa ad essere contenti in una situazione in cui il presidente della Repubblica sarà tale per 14 anni, cosa mai vista in un regime democratico. Tutti applaudono, ma tutti sanno che quell’applauso copre spaccature, una coalizione di governo che è tutto fuorché una coalizione. Come si fa ad essere contenti? Bisogna essere ciechi e sordi. L’unica cosa che mi dà speranza è che Draghi certamente sia più forte e al governo avrà mani libere”.