C’era una volta, il ministro Fraccaro: ciao Cnel

    “La stupenda Villa Lubin, sede dell’ente, da parte mia auspico che diventi la Casa della partecipazione. Un luogo, anche simbolico, dove si possa essere informati circa i propri diritti politici e decisionali. Sarebbe un bel modo di restituirla ai cittadini”.
    Non usa mezza termini Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, per affrontare un argomento che oggi ha destato stupore per l’immediatezza con il quale è stato affrontato in sede di governo: “La proposta di legge per l’abolizione del Cnel mercoledì arriverà in Senato. Un altro impegno del contratto di Governo che manteniamo, nell’ottica di restituire piena efficienza alle istituzioni. Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro – ha spiegato Fraccaro – si è rivelato un ente inadeguato agli scopi per cui era stato concepito ed è ormai superato della dinamiche istituzionali che garantiscono la rappresentanza delle forze sociali”.
    Quindi, ancora una volta, ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta ha tenuto a ribadire che ”Con il Governo del cambiamento non ci può essere la difesa di poltrone ed enti inutili perché gli interessi dei cittadini tornano centrali. Oltre agli ovvi risparmi, questa riforma consentirà soprattutto di rendere più snello ed efficace il rapporto tra forze sociali e istituzioni. La funzione del Cnel potrà infatti essere sostituita dal rafforzamento della democrazia diretta e del ruolo del Parlamento, con lo sviluppo delle forme di partecipazione e un maggiore utilizzo delle attività conoscitive in sede parlamentare”. 
    Max