La compagnia ha sostanzialmente confermato quanto espresso la scorsa settimana in un comunicato stampa a firma dellamministratore delegato di Nestlé Italia, Leo Wencel, ovvero la volontà di tagliare 340 posti di lavoro in Perugina”. Così, attraverso una nota, la Cgil Umbria ha reso noto la drammatica situazione dei 340 esuberi dichiarati da Nestlè in Perugina. Decisione alla quale la grossa sigla sindacale “ha ribaditola propria totale contrarietàe ha chiesto alle istituzioni di alzare ulteriormente il livello del confronto, interessando il governo, non solo attraverso il Mise, ma anche con i ministeri del Welfare e dei Trasporti”. I sindacalisti della Cgil, piegando di “una discussione incentrata solo su costi e tagli, che restainaccettabile. Vi chiediamo dimettere da parte i licenziamentie sviluppare le grandi potenzialità che Perugia può offrire come città del cioccolato. Da questo punto di vista, anche lidea del parco tematico può essere utile ma solo se collaterale e non sostitutiva della produzione industriale, che resta e deve restare il core business di Perugina. La vertenza prosegue e si prospetta lunga e difficile concludono i sindacati, pronti a metterein campo le necessarie iniziative di mobilitazione”.