La polemica legata allepisodio razzista che ha visto protagonista Moise Kean durante la gara tra Juventus e Cagliari di ieri sera non si placa. Subito dopo il termine della gara il presidente dei sardi Giulini si era espresso in questi torni sullaccaduto intervenendo a Sky: Ho sentito troppi moralismi in studio. State strumentalizzando la vicenda, non centra niente il razzismo. Dichiarazioni che hanno fatto discutere e hanno spinto lo stesso Giulini a diramare un comunicato in cui ha preso le distanze dal fenomeno razzismo allinterno degli stadi.
Cagliari, il comunicato del presidente Giulini
“Largomento merita una profondità che capisco sia complicato esprimere in uno studio televisivo in pochi concitati minuti. Detto questo ci sono due aspetti da tenere in considerazione – si legge nel comunicato emesso dal Cagliari – Anche un solo buu va condannato, sempre. Ma non basta una condanna, per sconfiggere il razzismo ci vuole impegno, cultura e iniziative. Tutto quello che il Cagliari fa, dalla Scuola di Tifo alla Curva Futura per i bambini, dalla Quarta Categoria alla Football Academy e alle altre numerose attività, è proprio volto a creare un contesto culturale diverso. E la realizzazione della nostra nuova casa va in questottica. Il razzismo si condanna ma soprattutto si sconfigge. E per farlo occorre aggiungere fatti alle parole”.
Continua Giulini: “Cè un secondo aspetto, che non è minimamente legato al primo e che riguarda un ambito molto sensibile e si chiama Rispetto. Noi insegniamo ai ragazzi del nostro settore giovanile che il calcio è gioia, divertimento. E che il fine di tutto, il gol, è un momento di condivisione meraviglioso. Lo facciamo tutti i giorni cercando di imparare da club come il Barcellona o il Manchester City, che da tempo lavorano con i giovani su questi aspetti. Venerdì scorso Fabio Pisacane dopo il gol non è andato a sfidare una tifoseria già tesa per la situazione di classifica, ma ha mimato il gesto del pancione condividendo con i compagni questa gioia. Ma nonostante ciò, tutti dobbiamo impegnarci a lavorare perché a partire dai più giovani si capisca che rispettare il prossimo, il suo stato danimo, la sua frustrazione è un gesto lodevole. Sempre. Ribadisco non è un rapporto causa effetto giacché non cè nulla che possa in alcun modo giustificare un solo buu. Il razzismo è da condannare sempre in ogni sua anche infinitesimale forma.
Ma gli anticorpi si creano anche insegnando soprattutto alle nuove generazioni che il calcio è gioia e che il rispetto per gli altri fa di noi delle persone migliori. Il Cagliari negli ultimi anni sta facendo un importante lavoro in termini di cultura condivisa e di diffusione di valori positivi, anche attraverso azioni concrete come la realizzazione di infrastrutture atte a favorirli”, ha concluso il presidente del Cagliari.