BULLISMO, PREFETTURA: 6.474 ALUNNI SECONDA SESSIONE “EDUCAZIONE A LEGALITÀ”
La Prefettura di Roma ha avviato la seconda sessione formativa, per lanno scolastico 2013/2014, del Progetto coordinato di ’Educazione alla legalità – Prevenzione e contrasto al bullismo’ volto a sensibilizzare gli studenti delle scuole medie primarie e secondarie al rispetto delle regole e della legalità, contro ogni forma di violenza ed in particolare a prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e cyberbullismo nonché lo stalking. Il progetto è stato coordinato anche questanno con lUfficio Regionale Scolastico per il Lazio ed ha coinvolto tutte le Forze dellOrdine e la Procura presso il Tribunale dei minori. Sono stati effettuati incontri con gli studenti ai quali hanno partecipato referenti esperti della Questura di Roma, del Comando Provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Postale e delle Comunicazioni per illustrare ai ragazzi tutti gli aspetti connessi al fenomeno del bullismo. Particolare attenzione in tale contesto è stata prestata al ’navigare sicuri in rete’. Il progetto ha coinvolto in questa seconda edizione 4.196 alunni del primo ciclo e 2.278 di scuola secondaria per un totale di 6.474 alunni. A conclusione dellanno scolastico, è stata effettuata attraverso apposito questionario – unindagine finalizzata a monitorare presso gli Istituti scolastici coinvolti il grado di soddisfazione sullattività informativa/formativa svolta, anche al fine di verificare lopportunità di proseguire la progettualità con eventuale allargamento degli argomenti trattati (ma comunque connessi al tema delleducazione alla legalità). I dati di sintesi elaborati hanno evidenziato lestrema soddisfazione per liniziativa e il grande interesse degli alunni. Pertanto, dopo la pausa estiva, in vista del nuovo anno scolastico, sarà riavviata la progettualità anche presso altri Istituti con la trattazione di ulteriori tematiche di interesse nel contesto delleducazione alla legalità con particolare riguardo alluso di sostanze stupefacenti”. Così in una nota la Prefettura di Roma.