“Io non volevo offendere, ma…
apriti cielo… Perche’ per i tedeschi, secondo loro, i campi di concentramento non ci sono stati”. Cosi’ Silvio Berlusconi e’ ritornato sull’episodio del 2003 quando diede del ’kapo’ a Martin Schultz. “I campi di Katin si, quelli tedeschi no”.
“A sinistra c’e’ quel signore che si chiama Schulz, a cui io, involontariamente, ho fatto una campagna straordinaria e che non ha grande simpatia, non solo per Berlusconi, ma per l’Italia”, ha aggiunto il leader di Fi. “Votare a sinistra, significa votare lui”, ha proseguito con riferimento sempre a Schulz, nome che il Partito socialista europeo ha indicato alla presidenza della commissione Ue. Parole che scatenano una bufera. Ad intervenire e’ il Presidente del Pse, Sergei Stanishev, che chiede al Ppe e al candidato popolare, Jean Claude Juncker, di condannare le affermazioni di Berlusconi.
Stanishev, impegnato a Bucarest per la campagna elettorale, afferma: “Queste dichiarazioni di Berlusconi sono un insulto all’intero popolo tedesco e non solo un insulto a Martin Schulz. Sono un cinico tentativo di distrarre l’attenzione dalle vere questioni delle prossime elezioni europee come il bisogno di maggiore occupazione e crescita in Europa”.
Stanishev chiede al Ppe, a Juncker e anche ad Angela Merkel di condannare queste “spregevoli” affermazioni e prendere le distanze da esse. Il Pse sottolinea che Berlusconi e’ stato uno dei sostenitori chiave per la scelta del Ppe a Dublino a favore della candidatura di Juncker alla Presidenza della Commissione Ue. Il Presidente degli eurodeputati socialisti e democratici, Hannes Swoboda, aggiunge: “Gli insulti di Berlusconi a Martin Schulz e a tutti i tedeschi sono disgustosi. Il Ppe continua a proteggere persone come Orban e Berlusconi. Questo e’ surreale”. Berlusconi era tornato a quantificare anche le ore di presenza televisiva di Matteo Renzi. “Cinque ore e quaranta minuti il sabato e 5 ore e 40 minuti la domenica”, ha sostenuto l’ex premier, nel corso della presentazione dei candidati di Forza Italia della circoscrizione Nord-Ovest alle Europee. “Con un diluvio di questo tipo credo, che se siamo al 20%, dobbiamo accendere un cero”, ha proseguito Berlusconi. “Le riforme che arrivano non sono del signor Renzi, ma sono le nostre, perche’ l’Italia cosi’ com’e’ non e’ governabile. La legge elettorale – ha aggiunto – che sta venendo fuori e’ peggiore del cosiddetto porcellum”. “Sulla riforma del Senato ci siamo” ma “vogliamo discutere di come deve essere composto”. Cosi’ Silvio Berlusconi. “Ora siamo pronti a sederci al tavolo per discutere sull’effettiva composizione del Senato”, ha continuato l’ex premier.