ESTERI

Buenos Aires contro il mega-decreto del nuovo governo Milei

La prima grande manifestazione di protesta contro il nuovo governo di Javier Milei ha visto scendere in strada a Buenos Aires tantissime persone nella giornata di mercoledì. L’economista di estrema destra si è insediato all’inizio del mese come presidente dell’Argentina.

Pochi minuti dopo un discorso televisivo di Milei, la mobilitazione ha preso il via spontaneamente. Nel discorso infatti si parlava di un mega-decreto di drastica “deregulation” – l’eliminazione di controlli e restrizioni – e privatizzazione dell’economia per contrastare la crisi che sta attraversando il paese. L’inflazione infatti è arrivata al 147 per cento e sta dilagando sempre di più la povertà.

Tra le strade di Buenos Aires si sentivano grida che a gran voce dicevano: “La patria non si vende” e “Milei spazzatura, sei la dittatura.”

Sono stati annunciati dal presidente trecento nuovi interventi, tra cui privatizzare le società statali, deregolamentare il settore delle estrazioni minerarie, ridurre le tutele per le persone e molto altro. La scorsa settimana Milei aveva anche svalutato il peso rispetto al dollaro del 50% e aveva parlato di grandi tagli alla spesa pubblica.