Un nuovo orrore è venuto a galla a Bucha, in Ucraina: corpi senza vita riversi nel fango, mani legate e fori di pistola dietro la nuca. Morti accatastati nelle fosse comuni, centinaia. Non sono soldati ma civili ucraini uccisi barbaramente. L’orrore della guerra si sta riversando su chi non c’entra nulla. E mentre la Russia respinge ogni accusa, l’Unione Europea condanna l’orrore emerso dalla città ucraina.
L’alto rappresentante della Ue per la politica estera Josep Borrell ha dichiarato in una nota: “L’Unione europea condanna con la massima fermezza le atrocità commesse dalle forze armate russe in una serie di città ucraine occupate, che ora sono state liberate. L’Ue continuerà a sostenere fermamente l’Ucraina e avanzerà con urgenza nell’elaborazione di ulteriori sanzioni contro la Russia”.
In mattinata anche il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato dell’accaduto definendo le immagini “indicazioni molto chiare di crimini di guerra”. E ha ribadito che “era l’esercito russo che era a Bucha” e che “sia più o meno accertato che è stato l’esercito russo”. Ha poi aggiunto che i responsabili “dovranno risponderne” e “non ci sarà pace senza giustizia”.
Mario Draghi ieri ha dichiarato invece che “le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori ed esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini”.