BRUXELLES, LA DELEGAZIONE BRITANNICA AL TAVOLO CON BARNIER E DAVID DAVIS PER L’AVVIO DEI NEGOZIATI RELATIVI ALLA BREXIT. PESA LA FORTE INCERTEZZA POLITICA CHE ANIMA LA MAY

    _90076860_thinkstockphotos-526561176.jpg (624×351)

    Era il 23 giugno del 2016 quando, chiamati ad esprimersi nel segreto delle urne, milioni di cittadini britannici optarono per il’Leave’: via dall’Europa. Ed oggi, quasi un anno dopo, a Bruxelles entrerà nel vivo la normativa l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che determina e regola l’uscita volontaria di un Paese membro dall’Unione. La documentazione relativa alla Brexit approda dunque fra le mani del negoziatore capo della Commissione europea (già ministro e presidente della Savoi), il francese Michel Barnier, e del conservatore David Davis, segretario di Stato per l’uscita dall’Unione europea. Il nodo che rende difficoltoso l’avvio di questi negoziati, la ‘sequela’ di accadimenti – anche tragici e luttuosi – che hanno complicato il quotidiano londinese. Attentati terroristici, e il drammatico rogo della Grenfell Tower a parte, è soprattutto il recente risultato elettorale a rendere traballante la situazione politica di Theresa May. Le urne non hanno infatti regalato ai ‘Tories’ la maggioranza sperata, e il risolutivo accordo con il Dup nordirlandese tarda ad arrivare. Ne esce quindi un esecutivo indebolito, che si appresta ad affrontare questo storico appuntamento in un clima di grande incertezza…

    M.