Attraverso uno studio la Commissione Europea denuncia che l’Italia detiene il record europeo dell’Iva non riscossa. Nello specifico, analizzando i dati relativi al 2015, è emerso che nell’Ue la differenza tra il gettito atteso dell’Iva e la somma poi realmente riscossa, è stato di poco inferiore a 152 miliardi di euro, tra questi 35,093 miliardi sarebbero relativi all’Italia. Ovviamente la Commissione Europea non sottolinea con altrettanta enfasi che nel nostro paese la pressione fiscale ha raggiunto il limite, rendendo pressoché impossibile (specie quando è poi lo stesso Stato a non pagare le commesse), gestire imprese od aziende con la dovuta serenità. Il ’Vat Gap’ illustrato da Bruxelles determina la stima della perdita di gettito da Imposta sul Valore Aggiunto, le cui cause sono le più varie, come frode, evasione ed elusione fiscale, ma anche bancarotte, fallimenti o errori di calcolo. Ad ogni modo la Commissione spiega che il il 23% di tutta l’Iva non riscossa nei 28 Stati dell’Unione, spetta all’Italia. In questa speciale classifica, nellUe solamente la Lituania, la Grecia, la Slovacchia e la Romania mostrano un gap superiori al nostro Paese.
M.