Una probabilità reale, quella della partecipazione italiana in una missione militare in Libia (sebbene non con compiti specificatamente operativi), che viene confermata a Bruxelles dal capo degli Stati Maggiori Riuniti degli Stati Uniti, il generale Joseph Dunford, nel corso di un incontro tra i leader militari della Nato. Secondo il generale statunitense sarebbe imminente (“da un giorno all’altro”), un accordo per una missione militare in Libia per la quale, l’Italia conferma il suo impegno se vi saranno le condizioni. Tra queste, la richiesta esplicita dell’intervento italiano da parte del governo libico, l’identificazione delle milizie da addestrare e, non ultima, la conferma del sostegno internazionale, possibilmente attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Daltra parte, ha sottolineato ancora il generale Dunford, già da tempo è in corso un intenso periodo di dialogo con il governo libico, per lorganizzazione di una missione che sarà principalmente concentrata sull’addestramento e l’equipaggiamento delle milizie leali al primo ministro Fayez al-Serraj a capo del governo di concordia nazionale sostenuto dall’Onu. “Non siamo ancora in grado di dispiegare le risorse perché non c’è ancora un accordo e francamente potrebbe essere preso da un giorno all’altro”, ha dichiarato il capo degli Stati Maggiori Riuniti degli Stati Uniti al Washington Post. Benché ufficialmente non è stato ancora discusso a chi andrà la leadership di questa eventuale (probabile) missione, cè da evidenziare che nelle scorse settimane Ashton Carter, capo del pentagono, aveva dichiarato che tale compito sarebbe spettato allItalia. E ai giornalisti che domandavano come si sarebbe proceduto in caso di ritiro dellItalia, il generale Dunford ha spiegato di averne parlato con il capo dello Stato Maggiore della Difesa italiano, generale Claudio Graziano, capo dello Stato Maggiore della Difesa, che ha gli ha spiegato che il governo italiano è ancora impegnato nella missione ma ha posto delle condizioni al suo coinvolgimento. “I dettagli non sono ancora specifici – ha spiegato Dunford affermando che anche la Nato vuole una richiesta da parte del nuovo governo libico per intervenire – ma con questi dettagli indicativi applicati, gli italiani mi hanno detto che sono impegnati nelle missione. Sarà una missione a lungo termine in Libia”. In merito poi alle operazioni che dovrà avere il piccolo gruppo di membri delle Forze Speciali Usa, dispiegate in queste ultime settimane a Misurata e Bengasi per valutare i possibili partner locali delle forze Usa, il generale ha preferito non rispondere. Gli Stati Uniti si è quindi limitato ad affermare lalto militare stellato – stanno cercando di dare un contributo particolare agli sforzi in Libia.
M.