Una riunione, quella di oggi a Buxelles, che il Consiglio Ambiente ha interamente relegato alle questioni climatiche, al termine della quale il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, visibilmente soddisfatto ha annunciato che l’intesa nel Consiglio Ue per la ratifica dell’accordo di Parigi sul clima “c’è”. “L’accordo c’è – ha spiegato Galletti – e questo era fondamentale. E’ un accordo importante, perché l’Europa farà parte dei Paesi di testa che daranno l’avvio all’accordo di Parigi. D’altra parte l’Europa è stata la promotrice di questo accordo: da anni lavora sull’accordo di Parigi ed è giusto che faccia parte dei Paesi di testa. In tutto questo contesto l’Italia è stata determinante, non solo nel trovare l’accordo stamani, che non era un accordo facile, ma anche perché è un Paese che ha fatto i compiti a casa”. Dunque parte ora la corsa al processo di ratifica dell’accordo di Parigi da parte del Consiglio, che stabilisce un quadro di azione globale per fronteggiare il cambiamento climatico. Inoltre il Consiglio ha stabilito di procedere alla ratifica a livello dell’Ue. Gli Stati membri lo ratificheranno o insieme all’Ue, se avranno completato le procedure, oppure in seguito, ma il più presto possibile. “Oggi dimostriamo ancora una volta la nostra leadership nei temi legati al clima”, dice il commissario europeo per l’Azione sul clima e l’Energia Miguel Arias Canete, avvertendo tuttavia che “la ratifica dell’accordo è un passo cruciale, ma solo un primo passo”. E per aprire la via alla ratifica a livello Ue, i ministri hanno appoggiato una decisione del Consiglio sulla conclusione dell’accordo e hanno chiesto il consenso del Parlamento Europeo. Una volta che l’Aula di Strasburgo darà il via libera, la decisione sulla conclusione dell’accordo verrà adottata formalmente dal Consiglio e l’Ue potrà quindi ratificarlo. “Noi rendiamo più facile l’accordo a livello europeo aggiunge ancora Galletti – perché abbiamo contribuito già fortemente, anche negli anni scorsi, alla riduzione della Co2 in Europa. Noi vogliamo continuare nella riduzione delle emissioni di Co2, ma è un discorso di equità tra i Paesi: è giusto che chi ha fatto di più veda riconosciuti i propri sforzi. Poi è chiaro che, se ci sarà da fare, noi ci saremo eccome. Lo abbiamo dimostrato – aggiunge il ministro – anche con la nostra posizione responsabile stamani e con gli impegni a livello nazionale: nella legge di stabilità ci saranno già alcuni elementi che vanno in questa direzione. Penso all’industria 4.0, che ha una parte ambientale molto forte. Gli investimenti in ricerca e sviluppo ambientale godranno di esenzioni fiscali più forti degli altri. Il premier ha già detto che ci sarà la riproposizione anche per il 2017 dell’ecobonus, che sarà rafforzato includendo i condomìni, una delle parti che avevano ridotto l’impatto dell’ecobonus”. Sui tempi dellItalia sulla ratifica, spiega infine Galletti: “noi porteremo la ratifica in Consiglio dei ministri, insieme al ministro degli Esteri Gentiloni, probabilmente la prossima settimana. Dopodiché io credo che il Parlamento in tempi ragionevoli procederà alla ratifica: non spetta al governo, ma su questo è uno di quei temi su cui si può trovare l’unanimità o quasi”.
M.