E incredibile a dirsi: due dei tre terroristi che ieri pomeriggio hanno seminato il panico nel quartiere Forest di Bruxelles, e ferendo 4 agenti di cui uno gravemente, sono ancora a piede libero. Al momento le autorità belga non hanno detto se sono a conoscenza dellidentità dei due, ma hanno voluto sottolineare che nel corso della perquisizione di ieri (relativa agli attacchi di Parigi del 13 novembre), sono state tratte in arresto due persone. Una sarebbe una donna, accompagnata al pronto soccorso con una gamba rotta da un uomo fuggito subito dopo. Il pomeriggio più lungo era iniziato intorno alle 14.30 di ieri: sei agenti, quattro belgi e due francesi, avendo trovato nello scantinato delle armi ben occultate, hanno deciso di salire nellappartamento corrispondente per capire meglio. Qui sono stati accolti da raffiche esplose da due persone. Ad avere la peggio tre agenti, tra cui una poliziotta, che hanno riportato delle ferite. Lo stabile è stato immediatamente circondato dalle forze dellordine e uno dei due presunti terroristi, che si era barricato nellabitazione (mentre gli altri due fuggivano tra i tetti), è stato ucciso da un tiratore scelto mentre cercava di riaprire il fuoco contro gli agenti, da una finestra. Si tratta, hanno reso noto gli inquirenti in conferenza stampa, di un algerino nato il 9 luglio del 1980, sconosciuto alle autorità: si trovava in Belgio illegalmente, il suo nome è Belkaid Mohammed. Accanto al suo corpo privo di vita, la polizia ha ritrovato, oltre a un Kalashnikov, una bandiera dell’Is e un testo salafita. Un quarto agente è stato ferito in seguito. In serata, proseguendo nelle perquisizioni del quartiere, letteralmente sigillato dagli agenti, seguendo alcuni indumenti trovati allingresso di un palazzo (un indumento nero ed un caricatore), le forze speciali hanno fatto irruzione in un secondo appartamento dove è stato trovato un kalashnikov. La perquisizione di altre due abitazioni ha invece dato esito negativo. “Le operazioni di polizia proseguiranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni. La minaccia rimane presente”, ha dichiarato allemittente ’Bel Rtl’ Charles Michel, primo ministro belga Charles Michel il quale, ha dovuto anche ammettere che la risposta violenta all’operazione di ieri era inattesa. Il governo belga ha convocato per le 14 il consiglio nazionale di sicurezza.
M.