“Più crescono i vaccini più crescono i dubbi sui vaccini. Il costo del vaccinarsi, il rischio, con il beneficio atteso. Se la stragrande maggioranza si vaccina il rischio diminuisce e il costo diventa alto e quindi non mi vaccino. Si rende irriducibile uno zoccolo di opportunisti. Bisogna aumentare agli opportunisti il costo della non vaccinazione”.
Così, definendo l’obbligatorietà del green pass “Una misura geniale”, il ministro della Funzione Pubblica ha auspicato – come vedremo, senza un minimo di ‘tatto’ – che il certificato verde deve essere applicato sia nel lavoro pubblico che privato, e rivolto a quanti ne utilizzano i rispettivi servizi.
Dopo aver aggiunto che “Le decisioni che prenderemo nel prossimo futuro: green pass per tutti, lavoro pubblico, lavoro privato, servizi pubblici e servizi privati“, Renato Brunetta si è lanciato ‘nella sua visione’ circa la ‘genialità’ di tale misura, senza risparmiarsi in ‘invettive’ nei confronti di quanti non ancora vaccinati, definendoli in alcuni passaggi degli ‘opportunisti’.
Come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, il ministro ha spiegato che “I tamponi sono un costo psichico e monetario, aumentando il costo si riduce lo zoccolo dei non vaccinati e si riduce la circolazione del virus. Il green pass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli di non influenza sulla velocità di circolazione del virus. Ci stiamo arrivando, mancano dieci punti. Se passa il lavoro pubblico, il lavoro privato e fruitori dei servizi pubblici e privati ci arriviamo. Non abbiamo tempo, arriva l’autunno e l’inverno, dobbiamo arrivare ai livelli di saturazione entro la metà di ottobre“
Dichiarazioni, ne avevamo già parlato ieri, come sempre forti, che se da un lato seguono la naturale (ormai nota) predisposizione del ministro, a non usare mezzi termini rispetto a quanti di un’idea opposta alla sua, dall’altra esaltano l’insopportabile ‘intransigenza’ che poco si addice ad un uomo delle istituzioni, notoriamente invece valutato ‘anche’ per le personali doti persuasive…
Max