Secondo il New York Times, l’impresa erculea di Sting è stata vana, poiché il musical non ha mai superato l’85% di posti occupati. I costi erano troppo elevati e gli incassi insufficienti; basti pensare che lo spettacolo è costato 15 milioni di dollari, a cui si devono aggiungere 625 mila dollari di spese settimanali, e perdite di 75 mila dollari ogni settimana.
The Last Ship è un adattamento del libro di John Logan e Brian Yorkey, e propone musica e testi di Sting, ispirati all’infanzia dell’artista stesso e dall’industria navale nel Nord Inghilterra. Il musical racconta la vita di Gideon Fletcher, abitante della città marittima di Wallsend, che ha sempre basato la sua economia sul cantiere navale locale. Partito per viaggiare per il mondo, lasciando dietro di se la sua vita e il suo amore, il protagonista ritorna dopo 15 anni, scoprendo che il cantiere sta per essere chiuso e che la sua fiamma giovanile è sposata con un altro uomo. Decide, così, di affiancare il resto della comunità nella costruzione di una nave, per dimostrare le loro capacità e il loro orgoglio.
La caduta di The Last Ship sorprende poiché era considerato uno tra i nuovi musical più attesi della stagione 2014-2015. Inoltre, le prime recensioni dello spettacolo di Sting sono state per lo più positive, dove si elogiava il talento dell’artista inglese, a differenza della poca notabilità che ricevette il libro stesso.
I produttori Jeffrey Seller e Kathryn Schenker hanno dato la notizia della chiusura tramite una mail, in cui affermano di non saper fornire spiegazioni semplici di quanto accaduto. Siamo sconcertati e rattristati dal nostro fallimento nell’attirare pubblico a vedere questo musical che noi amiamo profondamente.