“Finalmente una legge che serve a fare arrivare in Italia un po’ di gente ricca. Farà girare soldi e lavoro.L’Italia arriva un po’ tardi perché questo tipo di norma c’è già in Spagna e in Portogallo, però andiamo nella direzione giusta.Ben vengano i ricchi a portare un po’ di ricchezza”. Nel corso di unintervista collHuffington Post, Flavio Briatore saluta con favore l’introduzione della nuova misura economica introdotta con la Legge di bilancio 2017, detta ’Flat tax’, la tassa fissa da 100mila euro l’anno dedicata ai ricchi ’paperoni’ stranieri che decideranno di spostare la residenza fiscale nel nostro Paese. Una misura che secondo il manager piemontese rappresenta “un’opportunità per portare nel nostro paese persone con grosse disponibilità di denaro che spendono anche 500-600mila euro al mese. Ai radical chic che già mugugnano su questa norma dico chein Italia di poveri ce ne sono già abbastanza e a quanto mi risulta non hanno mai creato lavoro”, ha poi aggiunto Briatore scatenando la protesta degli utenti dei social: ’I poveri non hanno mai creato lavoro: in compensogli evasori come lui hanno creato più poveri”, “l’Italia è quel paese nel quale le pillole di saggezza le distribuisce un evasore fiscale”, alcuni dei commenti tra i più condivisi, così come chi, in modo insensato e poco gentile, prende spunto per coinvolgere anche il figlioletto del manager, accusandolo di essersi arricchito “sfruttando il lavoro degli altri” e, dunque, afferma un altro: è bene non considerare le “parole di qualcuno che ha il coraggio di chiamare il figlio Nathan Falco”. Forse molto più pratico il post di un altro utente social che, laconicamente scrive: “Il dramma di questo Paese è che se #Briatore torna c’è la fila di poveri che vogliono farsi un selfie con lui”.
M.