Situazione di stallo perdurante sul fronte Brexit. Mentre la May richiede allUnione Europea un rinvio delluscita del Regno Unito di altri mesi, e il Consiglio Europeo con Donald Tusk propone un posticipo “flessibile” della Brexit, qualcosa sul piano della burocrazia si sta già muovendo, oltremanica, indipendentemente dalle decisioni che saranno prese nelle alte sfere. Infatti, lultima notizia è che allo stato attuale il Regno Unito sta già rilasciando passaporti “pensati” per il post Brexit, ovvero senza la dicitura relativa allUnione Europea in precedenza prevista.
Mentre nulla è stato ancora deciso, quindi, sul fronte Brexit, chi richiede un passaporto oggi nel Regno Unito riceve già un documento sprovvisto, sia sul fronte che sul retro, del riferimento allUe. La rimozione della scritta Unione Europea sul documento ha scatenato rapidamente un clima di polemiche, soprattutto online e da parte della popolazione filo europeista, la quale ha manifestato sdegno e protesta nei confronti del potere. Non posso crederci, Neanche siamo usciti, e chissà quando lo saremo e avete già rimosso la scritta Ue. Sono scioccato, questo il tenore delle opinioni manifestate sui social network.
Su questo tema, però, il governo non ha ancora dato alcuna replica. Si tratta di un provvedimento ampiamente programmato, a monte, anche se probabilmente avrebbe dovuto essere revisionato visto come è andata a finire, alla luce dei fatti, sulla Brexit.
I documenti, nella loro nuova versione sprovvista della dicitura relativa allappartenenza allUnione Europea, hanno iniziato a circolare dal 29 marzo scorso, che altro non era che la data in origine segnata sul calendario per luscita del Regno Unito dallUe. Una scadenza rimandata proprio in virtù del rinvio della Brexit, dovuto alla mancanza di un accordo. In base al provvedimento, inoltre, il prossimo anno i passaporti dovrebbero tornare anche al colore blu, previsto oltremanica prima che ladozione europea del colore rosso entrasse in vigore.