Un voto non privo di emozioni come quando, ‘finito il tutto’, in piedi – ciascuno dal proprio banco – a Bruxelles gli eurodeputati hanno intonato all’unisono la bellissima ‘Auld Lang Syne’, un antico canto scozzese (da noi è ‘Il valzer delle candele’), molto in uso negli addii ed anche a Capodanno (per salutare ciò che è stato auspicando il meglio per quel che verrà), ma visto il grande senso di fratellanza che comporta, anche una gettonata hits da stadio.
Del resto ormai quel che è fatto è fatto: a fronte di 638 voti validi, con 621 voti favorevoli, 49 contrari e 13 astenuti, il Parlamento Europeo ha approvato la proposta di Guy Verhofstadt, favorevole ad approvare l’accordo di recesso del Regno Unito dall’Ue.
‘Abbiamo molto più in comune di quanto ci divide’
E’ stato David Sassoli, presidente del Parlamento europeo a ufficializzare ‘l’addio’ con un affettuoso messaggio di stima ed amicizia: “Lasciate l’Ue ma continuerete a far parte dell’Europa. Per questo a tutti i colleghi dico ‘arrivederci’. Voglio salutarvi con le parole di Jo Cox, deputata britannica uccisa in campagna elettorale: ‘Abbiamo molto più in comune di quanto ci divide‘”.
Dal canto suo Michel Barnier, capo negoziatore dell’Ue per la Brexit ha aggiunto: “Continueremo nei negoziati con il Regno Unito nell’anno che viene, con lo stesso spirito, difendendo fermamente gli interessi dell’Ue e dei suoi Stati membri per la futura relazione. Il Regno Unito resta un partner vicino per l’economia e un Paese amico. Dobbiamo creare un nuovo quadro giuridico per questa amicizia. Il nostro secondo compito – ha quindi aggiunto Barnier – è mettere in opera questo accordo, in tutti i suoi aspetti. Penso ai diritti dei cittadini e in particolare alla situazione in Irlanda”.
Max