Ore tesissime in tutto il Regno Unito dopo la pesante, pesantissima sconfitta della May e di tutta la sua linea sulla Brexit alla luce dellinequivocabile esito del voto definitivo. Brexit bocciata dal parlamento inglese per quanto concerne il piano di accordo che la May aveva steso con lEuropa.
Il Parlamento si pronuncia in questo modo sulla intesa con la Ue indicata dalla premier. 432 voti contro il piano Brexit e, dunque, un forte e perentorio no. Dalla Brexit alla exit stragegy, dunque. Cosa accadrà adesso?
Laccordo con la Ue che premier Theresa May aveva suggerito come la unica e sola strada possibile e diventato dunque un vicolo cieco. A proporre la strada del cambiamento è ora naturalmente il suo più acerrimo rivale, Corbyn, che dal tema Brexit prende il via per annunciare una mozione di sfiducia che verrà discussa a breve. Reazioni anche dallItalia con il premier Conte che suggerisce la via: “lavoriamo per limitare effetti negativi”
Dunque il Parlamento britannico manda KO il prpgetto di Theresa May sulla Brexit con ben 432 no. Sono stati 202 i voti a favore: i Comuni come si era ampiamente capito alla vigilia della votazione non hanno dato il proprio assenso allaccordo con lUnione europea per luscita dalla Ue. Il leader laburista Jeremy Corbyn ha a questo punto preso la palla al balzo preannunciando per appunto una mozione di sfiducia, soprattutto alla luce delle ribellioni in seno ai tories. Ben 118 sono stati difatti i deputati conservatori ribelli che hanno votato contro la leader May, mentre tre deputati laburisti hanno sfidato la linea del loro partito, appoggiando lintesa.
Il B Day, il giorno della Brexit dunque suggerisce, dopo la pesante debacle, di iniziare in Gran Bretagna ad un B inteso come piano alternativo. Dopo i rinvii, le contestazioni e le tensioni della vigilia del voto, dunque la proposta della premier britannica con lEuropa per la fuoriuscita dallUe è andato al tappeto dopo ai voti alla Camera dei Comuni britannica. Un nuovo vento, ora, si inizia a respirare oltre manica.