Là dove hanno fallito le stelle Ronaldo e Messi, là dove sono caduti i teutonici campioni in carica che, proprio contro i verdeoro quattro anni fa avevano fatto registrare una delle imprese più incredibili della storia del calcio, sono caduti conoscendo così, come una Italia di qualche anno fa la loro Korea. E ancora, là dove anche la Spagna dei fenomeni è crollata dagli undici metri contro i padroni di casa della Russia. Là, insomma, dove il pronostico è stato cassato dalla realtà dei fatti, in un Mondiale segnato da continue sorprese e sparring partner che diventano protagonisti, leccezione che conferma la regola classica e che spezza dunque la nuova regola del Davide contro Golia è stata il Brasile di Tite.
Che al contrario di Spagna, Germania, Argentina e Portogallo, non ha steccato, ma ha staccato al contrario il biglietto per i quarti, laddove incontrerà il Belgio reduce dalla clamorosa remuntada contro il Giappone che, di fatto, ha evitato lennesima uscita di scena dellennesima squadra favorita in questa sorprendente Kermesse.
Ma il Brasile, che aveva già dato in casa nel 2014 con il Mineirazo contro Muller e compagni, stavolta ha deciso di fare le cose senza brividi. E tra le stelle sfocate di un Mondiale deludente da questo punto di vista, al contrario ha presentato una sequela di astri giovani e convincenti ma, soprattutto, una stella che si è confermata. Neymar: gol e assist nel match contro il Messico e pass per i Quarti, laddove la sfida con Hazard e compagni promette meraviglie. O Ney e soci cogliono continuare a vincere, senza stupire: per confermarsi il top.